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Incentivi per case verdi e motorini

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Alla fine dopo un lungo braccio di ferro, Berlusconi è riuscito a mettere d'accordo i ministri Tremonti e Scajola. Il nodo delle risorse è stato sciolto e il decreto sugli incentivi approderà al consiglio dei ministri del 19 marzo. Il premier ha voluto spingere sull'acceleratore per dare un segnale che, nonostante la bagarre sulle Regionali, il governo non ha distolto l'attenzione dai temi concreti. Per il decreto ci sono a disposizione 300 milioni a cui si aggiungono gli 800 milioni del Fondo per le aree sottoutilizzate, che saranno destinati a nuove iniziative a cominciare dallo sviluppo della banda larga. Vengono poi messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico risorse per oltre 400 milioni per fronteggiare le crisi aziendali. Il testo che è ancora al vaglio dei tecnici dei due ministeri prevede, in sette articoli, oltre al «sostegno dei settori industriali in crisi», anche «disposizioni tributarie urgenti in materia di contrasto alle evasioni internazionali e di deflazione del contenzioso». Tornando ai 300 milioni di euro destinati agli incentivi veri e propri, la quota maggiore (216 milioni) è per interventi per motocicli anche elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter (cioè i convertitori) e motori per nautica da diporto. Un'altra quota, 71 milioni, sarà utilizzata per rimorchi, semirimorchi, macchine per uso agricolo e industriale e gru a torre per l'edilizia. 13 milioni andranno a interventi di pubblicità incrementali per lo sviluppo del marketing. Gli 800 milioni del Fondo aree sottoutilizzate saranno destinati a potenziare le reti della banda larga ma anche per realizzare una unità navale per il soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, per il sostegno del made in Italy e per promuovere l'alta tecnologia.  

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