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Contratto statali, la Cgil resta fuori

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Ilministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, chiama i sindacati a discutere del rinnovo contrattuale. Tutti, tranne uno. La Cgil che non ha firmato l'accordo sul nuovo modello contrattuale. L'ulteriore colpo di fioretto nel duello che oppone da mesi Brunetta con il sindacato guidato da Guglielmo Epifani provoca la dura reazione di Corso d'Italia che ha già in programma per l'11 dicembre lo sciopero generale della categoria. A scendere in campo innanzitutto il leader di Corso d'Italia, Epifani: «l'esclusione è un gravissimo autogol» del ministro che ha il «dovere di convocare tutti», oltre ad essere una «scortesia istituzionale». Apprezzamento per l'iniziativa viene invece, da Cisl e Uil. Le quali, tuttavia, confermano le iniziative di lotta promosse (la Uil lo sciopero del 21 e la Cisl la mobilitazione territoriale partita ieri che si concluderà il dieci, con manifestazioni davanti a Montecitorio e le Prefetture). Questo in attesa di conoscere le intenzioni del governo. La convocazione, sollecitata dagli stessi rappresentanti dei lavoratori sul rinnovo contrattuale, interesserà «tutti i sindacati che hanno firmato il nuovo modello contrattuale», ha detto poi il ministro. Dunque, no la Cgil; seduti al tavolo, invece, ci saranno a palazzo Vidoni la Uil, la Cisl e l'Ugl, insieme alle altre sigle che hanno sottoscritto a suo tempo l'intesa. Insorge pure la categoria: il segretario generale, Carlo Podda, giudica l'atto di Brunetta una «deriva autoritaria» e un «attacco alla democrazia». Di diverso avviso la Cisl e la Uil che, comunque, non entrano nella polemica tra il ministra e la Cgil. La prima sostiene che la convocazione è un «atto dovuto e importante», mentre per il sindacato guidato da Luigi Angeletti «ora inizia un confronto che speriamo possa portare alla conclusione del contratto». L'Ugl, infine, sollecita il rispetto degli impegni sui contratti. Intanto la Confsal, Confederazione sindacale autonoma e fortemente rappresentativa nel pubblico impiego, ha dichiarato la mobilitazione di tutti i lavoratori pubblici a sostegno delle richieste rivolte al Governo e a Regioni e Autonomie locali riguardo al rinnovo dei contratti 2010-2012.

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