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Irap, ipotesi taglio allo studio Alt del Tesoro: non ci sono risorse

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Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

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La maggioranza va avanti sul taglio Irap. E' allo studio un intervento di alleggerimento dell'imposta per le aziende fino a 50 dipendenti da presentare come emendamento alla Finanziaria, frutto della sintesi delle proposte di modifica presentate dal Pdl e dalla Lega e anche dal Pd. Ma il Tesoro dice no: non ci sono per ora le risorse. Le risorse che potrebbero esservi destinate vanno dai 2 ai 4 miliardi di euro a seconda delle ipotesi sul tappeto. "Sui 2-3 miliardi - ha detto il relatore Maurizio Saia - a dirla grossa 4 miliardi". E sarebbe coperta da "tagli alla spesa". "Non è un'ipotesi a cui sto lavorando io come relatore ma Baldassarri. Noi vorremo trovare una sintesi perchè se i conti tornano non si capisce perchè non si dovrebbe tentare questo sforzo in prima lettura. Mi sembra in linea con quello che il premier ha detto, quindi è un tentativo. Poi è chiaro che nonc'è la volontà di un contrasto con il governo". "Comunque - spiega il relatore - abbiamo ancora diversi giorni, potrebbe essere una questione che si risolve anche in aula". Dall'altra parte la risposta del Tesoro. L'alleggerimento dell'Irap per le piccole e medie imprese è "un'ipotesi interessante", per ora però non sono state individuate le risorse ed è "difficile" che il 'taglio' possa arrivare già in commissione Bilancio del Senato dove si stanno votando gli emendamenti alla Finanziaria. Ad affermarlo il viceministro all'Economia, Giuseppe Vegas. "Bisgona valutare bene soprattutto le coperture - ha sottolineato Vegas - I tempi sono stretti ed è difficile che si possa fare qui in commissione", non escludendo dunque che l'intervento venga proposto durante i lavori dell'Aula. E alla maggioranza che chiede un segnale dal governo, Vegas risponde: "Bisogna fare i fatti. Ci vogliono le coperture. Attualmente non ci sono le risorse. Poi vediamo. Tutti in linea di principio vogliono un alleggerimento fiscale ma il problema sono le coperture". Intanto il sindacato torna a ribadire che le priorità sono altre: i lavoratori e i pensionati. Se il Governo andrà avanti con il piano di riduzione dell'Irap la relativa pace sociale di oggi sarà compromessa, ha avvertito il leader della Uil Luigi Angeletti a margine della riunione dei quadri delegati Uil Lombardia. "La relativa pace sociale di oggi verrebbe compromessa se il Governo ridurrà l'Irap senza aver ridotto prima le tasse sulla tredicesima, sul lavoro dipendente e sulle pensioni", ha dichiarato Angeletti. "La priorità sono i consumi, la ripresa della domanda interna. E questo si fa con una forte riduzione delle tasse sul lavoro, pensioni e redditi bassi", ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Poi, si può anche pensare a un'operazione intelligente sull'Irap togliendo dalla base imponibile il costo del lavoro per non penalizzare le aziende labour intensive".  

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