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Casa all'estero Va indicata in Unico

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E'quanto si legge nella circolare dell'Agenzia delle Entrate sullo scudo fiscale. Gli immobili, spiega la circolare, vanno infatti indicati se sono assoggettati ad imposte sui redditi nello stato estero anche se tenuti a disposizione (come in Spagna), a meno che non si tratti di un paese che non prevede la tassazione ai fini delle imposte sui redditi (come in Francia). Chi possiede beni in Svizzera, nella Repubblica di San Marino o nel principato di Monaco non potrà regolarizzarli attraverso lo scudo fiscale, ma è previsto soltanto l'obbligo di rimpatrio. I tre stati non risultano infatti nella lista dei 36 paesi dai quali è consentito regolarizzare attività compilata dall'Agenzia delle Entrate e contenuta nella circolare sullo scudo. Possono essere quindi regolarizzate, spiega la circolare, solo le attività detenute in stati con i quali vige un effettivo scambio di informazioni: non solo quindi i paesi Ue ma anche quelli extra Ue che rispettano gli standard fissati in merito dall'Onu e dall'Ocse. Chi detiene, ad esempio, beni in un paese considerato non in linea con i requisiti Onu-Ocse, come ad esempio il Liechtenstein, potrà effettuare solo il rimpatrio. Intanto è in crescita il numero degli evasori fiscali che stanno facendo rientrare i propri capitali in Italia. Secondo i gestori dei fondi patrimoniali internazionali, la massa di liquidità che rientrerà entro i confini italiani nei prossimi mesi sarà di gran lunga superiore agli 80 miliardi di euro che furono rimpatriati con i due precedenti condoni fiscali varati negli anni addietro dai governi italiani.

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