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Fiat, primo trimestre nero

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{{IMG_SX}}Prima trimestrale dell'anno con il segno meno per la Fiat, che paga il cattivo andamento del settore auto a livello internazionale. Sui conti di inizio 2009 inoltre non hanno ancora influito gli incentivi varati dal governo. Il trend della domanda è migliorato specialmente a marzo dopo l'introduzione, in diversi paesi dell'Europa Occidentale e in Brasile, di incentivi fiscali e alla rottamazione. La casa automobilistica ha inoltre guadagnato quote di mercato in Germania (al 5,5 dal 3,3 per cento), Francia (al 4,7 dal 4 per cento) e in Italia (al 32,2 dal 31,1 per cento), confermandosi leader di mercato in Brasile. Nonostante tutto il gruppo torinese si aspetta di chiudere il 2009 con un utile netto superiore a 100 milioni di euro. Il gruppo ha poi confermato le previsioni di utile della gestione ordinaria ad almeno un miliardo nel 2009, che corrisponde a un margine di circa il 2 per cento. Un dato che ha permesso al Lingotto di recuperare il passivo accumulato in Borsa prima della diffusione dei dati: il titolo è passato infatti dal -2 per cento di inizio seduta al +1 per cento attuale. A tenere su in Borsa il titolo ha poi contribuito l'avvicinarsi dell'accordo con l'americana Chrysler. Nel dettaglio, il Lingotto ha chiuso il primo trimestre 2009 con una perdita netta di 411 milioni di euro. Un risultato negativo a fronte di un utile netto di 427 milioni di euro nel primo trimestre 2008. Per quanto riguarda la gestione ordinaria la perdita è stata pari a 48 milioni di euro a fronte di un utile di 766 milioni di euro nello stesso periodo del 2008. I ricavi del gruppo Fiat, pari a 11,3 miliardi di euro, sono scesi del 25,3 per cento rispetto al primo trimestre 2008, con volumi in calo in tutti i business. La discesa, evidenzia il gruppo in una nota, è stata «particolarmente significativa nelle macchine per le costruzioni e nei veicoli industriali». I cali del mercato sono stati invece «più contenuti per le automobili e le macchine per l'agricoltura».

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