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Bond Alitalia, il Cav promette più soldi

Silvio Berlusconi

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Scende in campo anche Silvio Berlusconi sul rimborso delle obbligazioni targate Alitalia. Il premier ha infatti promesso un ritocco al rialzo del risarcimento stanziato per legge con l'utilizzo dei fondi dei conti dormienti. Il premier avrebbe così interpretato il malessere di centinaia di piccoli risparmiatori che pur avendo evitato di investire in azioni, e dando fiducia a titoli che al tempo delle emissioni erano quasi assimilabili a Bot (il Tesoro era infatti l'azionista di maggioranza della compagnia aerea) riceveranno un rimborso vicino al 25% del valore nominale. Berlusconi è intervenuto sul punto ieri spiegando che «Vogliamo intervenire anche in un momento difficile come questo». Senza dire esattamente però in che misura. «Si vorrebbe sempre dire la percentuale più alta e noi vorremmo sempre fare tutto però poi ci si deve mettere le mani in tasca per vedere quanti soldi abbiamo», ha detto il presidente del consiglio. Lunedì scorso l'assemblea degli obbligazionisti era stata annullata per l'assenza del rappresentante del ministero dell'Economia che, dei 715 milioni di euro, ha in mano il 62%. Una mancanza molto contestata dai risparmiatori che per ora di devono accontentare un magro 25% rispetto a quanto prestato nel 2003. Lo stato della finanza pubblica e il terremoto in Abruzzo hanno imposto la linea del risparmio. I mugugni e le proteste hanno, però, rimesso in discussione le scelte del governo. «Raccogliendo sollecitazioni da più parti pervenute - ha detto Berlusconi, con una nota - ho messo allo studio l'ipotesi di elevare, soprattutto per i piccoli risparmiatori, le misure dell'intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia». Secondo quanto risulta a Il Tempo però i tecnici del Tesoro avrebbero assicurato al ministro Tremonti che il 25% di rimborso potrebbe anche elevarsi naturalmente perché statisticamente non tutti i possessori di bond presenteranno la richiesta di rimborso nonostante gli avvisi. Questo, insieme a un altro piccolo sforzo della casse statali, potrebbe consentire di portare l'effettivo rimborso vicino al 30%.

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