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Fiat-Chrysler, verso l'alleanza

Marchionne

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Il governo statunitense nominerà in accordo con Fiat il cda di Chrysler e il futuro amministratore delegato, se andrà in porto l'alleanza tra le due case automobilistiche. Lo ha sottolineato in una nota ai dipendenti l'amministratore delegato di Chrysler, Bob Nardelli. " Il board avrà la responsabilità di nominare un presidente - ha detto Nardelli - e selezionerà anche un ceo con il consenso di Fiat". Il che potrebbe voler dire la fine della gestione Nardelli in Chrysler iniziata nel 2007 dopo che Cerberus Capital Management aveva acquisito oltre l'80% del gruppo. "Fiat - ha spiegato ancora il top manager - crede fortemente nei reciproci benefici che l'alleanza creerebbe per entrambe le nostre compagnie, i nostri consumatori, i nostri dipendenti e altre parti". "La Fiat - continua Nardelli nella lettera ai dipendenti - crede fortemente nei vantaggi reciproci per le due società, per i clienti, per gli impiegati e per altri componenti, derivanti dall'alleanza". L'ad di Chrysler ricorda poi che il via libera all'accordo di tutte le parti in causa è "una condizione per l'alleanza", aggiungendo in particolare che "le concessioni aggiuntive che stiamo cercando dall'Uaw (il sindacato United Auo Workers) sono essenziali per ricevere un sostegno costante dall'amministrazione, completare l'alleanza con Fiat e raggiungere l'autosufficienza”. Intanto seduta in rialzo per Fiat che guadagna il 2,5% a 7,35 euro fra scambi pari all'1,5% del capitale, con il titolo che nell'ultimo mese ha praticamente raddoppiato il proprio valore. Ad alimentare gli acquisti l'ottimismo su un esito positivo delle trattative con Chrsyler che proseguono a tutto campo con sindacati, banche e governo Usa. Il presidente del gruppo Luca Cordero di Montezemolo ha smentito che ci sia un'opzione Opel per il Lingotto, come ipotizzato invece da alcuni quotidiani.  

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