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Obama boccia i piani per il settore auto Silurato l'ad di GM, "Sì ad asse con Fiat"

Chrysler

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 La task force creata dal presidente Barack Obama per valutare la situazione di Gm e Chrysler, in vista della concessione di nuovi aiuti, fa sapere che i piani delle due case automobilistiche "così come sono strutturati non sono attuabili". Secondo la task force, entrambe le aziende non hanno rispettato i termini dell'accordo in base al quale avevano ricevuto a fine 2008 un prestito d'emergenza per 17,4 miliardi complessivi. Il documento dedicato a General Motors afferma che la società ha fatto sì dei notevoli progressi nel suo piano di ristrutturazione, ma si tratta di progressi "ancora troppo lenti". General Motors, tuttavia, potrebbe farcela con un piano "più aggressivo".   GM - Rivoluzione ai vertici di General Motors: dietro le dimissioni di Rick Wagoner ci sarebbe stata proprio l'esplicita richiesta del presidente Barack Obama: in cambio dei nuovi aiuti, il presidente Usa ha voluto la testa di Wagoner. A prendere il posto di Rick Wagoner come amministratore delegato di General Motors è Fritz Henderson . L'annuncio e' arrivato dallo stesso colosso di Detroit.   FIAT - Chrysler non può farcela da sola, ma ha bisogno di un partner per poter restare sul mercato. E' il giudizio della task force per l'auto dell'amministrazione Obama. In sostanza, secondo Washington, se Chrysler concretizzasse l'alleanza con Fiat avrebbe buone possibilità di sopravvivere. Il documento della task force dedicato a Chrysler spiega che "una struttura operativa svantaggiata alla radice e un set limitato di prodotti appetibili rendono la sostenibilità dell'azienda da sola molto difficile".  Condizioni che sarebbero pienamente rispettate da un matrimonio con il Lingotto. Fiat e Chrysler hanno firmato un accordo preliminare che prevede che l'azienda italiana entri nel capitale della casa Usa con una quota del 35% e in cambio fornisca tecnologie per produrre auto piccole e a basso consumo. ASIA - La bocciatura dei piani di ristrutturazione di General Motors e Chrysler da parte della task force di Obama mette in apprensione le borse del Far East, che registrano forti perdite. Resiste solo Shanghai, che chiude con un modesto ribasso dello 0,13%. La borsa di Tokyo ha fatto invece registrare il peggior calo degli ultimi due mesi, con l'indice Nikkei che ha perso il 4,5% a fine sessione.   BORSE EUROPEE - Partenza negativa anche per le borse europee. A Londra l'indice Ftse 100 arretra dell'1,24% a 3.850,52 punti. A Milano il Mibtel segna un ribasso dell'1,54% a 12.914 punti. Giu' dell'1,72% a 2.791,64 punti il Cac 40 di Parigi e a Francoforte il Dax cede lo 0,67% a 4.175,41 punti.

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