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Tajani: "La metro B1 riparte"

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IBruxelles rimette sui binari la metropolitana B1 di Roma ieri dopo l'anticipazione de Il Tempo (vedi il giornale del 18 marzo) è arrivata la conferma ufficiale dello stop alla procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea per le sue perplessità sui criteri di assegnazione degli appalti. «Da Bruxelles arriva un'ottima notizia per Roma» ha detto il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, commentando il via libera dell'esecutivo Ue. «In un periodo di crisi come l'attuale - ha aggiunto Tajani - la costruzione di una nuova linea metropolitana porterà benefici a tutta l'economia locale con ricadute positive per l'occupazione». Secondo il commissario, la realizzazione della nuova linea avrà un impatto positivo sulla mobilità urbana e quindi sulla qualità della vita dei cittadini: trasporti più rapidi ed efficienti «incoraggiano l'uso dei mezzi pubblici, riducendo il numero delle auto in circolazione e quindi la congestione e l'inquinamento delle nostre città». La procedura d'infrazione era stata avviata dal commissario Ue al mercato interno Charlie McCreevy nel febbraio dello scorso anno. Le riserve di Bruxelles, avanzate sulle procedure per l'assegnazione degli appalti, sono state poi superate grazie ai contatti intercorsi con le autorità italiane. L'esito del confronto tra autorità italiane e Commissione è stato giudicato come «una storia di successo» dai servizi dell'esecutivo europeo che in questo anno hanno avuto contatti con l'Italia per verificare sul campo le modifiche da apportare all'appalto dei lavori che interessa la sezione della linea B da piazza Bologna e piazza Conca d'Oro. A convincere Bruxelles è stato soprattutto l'impegno delle autorità italiane a bandire una nuova gara d'appalto per tutte quelle opere - come il nodo di scambio di Pratone delle valli e il parcheggio di piazza Annibaliano - che sono considerate opere accessorie. Altro aspetto di rilievo nelle trattative è stato quello della modifica del tracciato che - è stato riconosciuto - è dovuta a «circostanze oggettive, imprevedibili prima dell'avvio dei lavori». Per questo in questo caso, la realizzazione potrà avvenire con l'assegnazione diretta e comunque nel pieno rispetto della normativa comunitaria. L'importo dei lavori era pari a 492 milioni di euro.

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