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I disoccupati salgono al 6,1%

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Da un lato, quindi, sono sempre più i cittadini in cerca di occupazione, mentre dall'altro si fa più fatica a trovare un posto di lavoro. Senza contare che l'offerta di lavoro rimane ferma al livello dei tre mesi precedenti. Il quadro poco confortante emerge dai dati Istat sul mercato del lavoro, che mostrano come nel terzo trimestre dell'anno il numero delle persone in cerca di occupazione abbia registrato il terzo aumento tendenziale consecutivo, superando il milione e mezzo di unità (+9% rispetto al terzo trimestre 2007). Il tasso di disoccupazione è quindi aumentato di mezzo punto percentuale rispetto a un anno prima, posizionandosi al 6,1%, mentre, in confronto al secondo trimestre 2008, il tasso di disoccupazione è diminuito di un decimo di punto. Nel terzo trimestre, invece, il numero di occupati è salito a 23,5 milioni, con un aumento su base annua dello 0,4% (+101.000 unità) che, come sottolinea l'Istat, riflette «ancora una volta l'incremento della popolazione straniera registrata in anagrafe». Si registra invece «un marginale incremento» dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Se per l'Isae siamo di fronte a un quadro di «sostanziale tenuta» all'interno del quale emergono comunque «segnali di deterioramento, in particolare nel Mezzogiorno», per i sindacati invece è il momento di «una svolta» nelle politiche del lavoro. Il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini, chiede un «intervento forte e strutturale sugli ammortizzatori sociali». Ma le preoccupazioni arrivano anche dal mondo imprenditoriale: «I dati mostrano quanto sia diventato difficile per le aziende assumere nuovo personale in questa fase economica», spiega Confapi, mentre Confesercenti parla di «stillicidio per migliaia di piccole e medie imprese».

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