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Aumenta il canone Telecom

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Il costo fisso della linea telefonica salirà di 1,26 euro a partire da febbraio 2009. Un rincaro a fronte del quale il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, avrebbe richiesto un impegno per il miglioramento della qualità dei servizi offerti agli utenti e comunque, l'esclusione dell'aumento per le fasce sociali più deboli. La decisione sarebbe stata presa ieri dall'Autorità dopo aver esaminato uno schema di provvedimento relativo alla proposta Telecom Italia per un aumento del canone di abbonamento mensile per i clienti residenziali. Il canone passerebbe così da 12,14 a 13,4 euro al mese e la decorrenza sarebbe dal primo febbraio 2009. L'ultima manovra di adeguamento del canone telefonico per la clientela residenziale è stata attuata a luglio 2002. Da allora Telecom non ha aumentato i prezzi dei servizi di accesso residenziale, a fronte di un incremento dell'indice dei prezzi al consumo del 14,6%. L'aumento proposto mira al parziale recupero dell'inflazione verificatasi. A fronte dell'aumento del canone, sempre secondo quanto si apprende, verrebbe chiesto a Telecom l'impegno per il miglioramento della qualità del servizio. E in ogni caso considerando la crisi attuale che colpisce i ceti più deboli le famiglie in particolare disagio economico, ossia per i clienti che possono accedere alla social card preparata dal governo, il canone rimarrà invariato. Rimarrebbe inoltre in vigore la riduzione del 50% del canone per i clienti appartenenti alle fasce sociali agevolate. Sullo schema di provvedimento verranno sentite nei prossimi giorni le Associazioni dei Consumatori. Che hanno già fatto sentire la loro voce. «L'aumento del canone di Telecom Italia costituirebbe una scelta poco opportuna in una situazione economica già pesante per molte famiglie italiane» ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando le indiscrezioni sull'aumento della bolletta. «Qualsiasi aumento del canone Telecom, ci auguriamo il più basso possibile, vada per il miglioramento dei servizi e l'ammodernamento della rete, soprattutto in vista dell'arrivo di nuove tecnologie» ha invece spiegato, in una nota, il vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu), Remigio del Grosso. L'aumento del canone, ha sottolineato il segretario nazionale di Slc-Cgil, Alessandro Genovesi, che parla di «600 milioni di euro» in più per l'azienda «genererà ingenti risorse. Che dovrebbero andare a migliorare la qualità della rete attuale e ad aumentare i livelli di investimento sulle nuove infrastrutture». Anche l'Adiconsum ha invitato l'Autorità a verificare l'utilizzo degli aumenti, ma sostiene anche che «l'aumento del canone dovrebbe essere richiesto solo a coloro che dispongono della fibra ottica e della banda larga e non a quei clienti che da 30 anni hanno lo stesso doppino».

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