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Alitalia, la frenata dei francesi spaventa la Borsa

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Non solo. I mercati hanno ben chiara la situazione dei conti della compagnia: i dati del 2007 mettono in luce una perdita di 364 milioni di euro, praticamente un milione al giorno. Un quadro che non lascia dubbi: la vendita non può attendere ancora a lungo. Nelle orecchie degli operatori finanziari ieri riecheggiavano le dichiarazioni rilasciate giovedì dal direttore generale del gruppo franco-olandese, Pierre-Henri Gourgeon: Air France-Klm «andrà avanti solo se il futuro governo italiano sarà a favore». E non hanno giovato le rassicurazioni arrivate da Parigi sul fatto che l'offerta sarà presentata comunque entro metà marzo, rispettando la scadenza fissata dall'accordo sulla trattativa in esclusiva (il presidente di Alitalia, Maurizio Prato ha confermato che i francesi presenteranno l'offerta il 14 marzo). Intanto il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta, avrebbe già fissato, per il 27 febbraio, una visita a Roma per il confronto con i sindacati. Incontro che slitta di una decina di giorni rispetto alle attese perché bisogna attendere la pronuncia del Tar sul ricorso di Air One, che vuol tornare in gara, ed ha chiesto di fermare la trattativa esclusiva con i francesi: l'udienza è prevista per mercoledì 20 febbraio. Esulta invece il fronte del Nord, che vede nella frenata di Air France spiragli di salvezza per l'aeroporto di Malpensa. I sindacati, nel frattempo, hanno dichiarato uno sciopero generale per il 19 febbraio nello scalo varesino e in quello di Linate dalle 10 alle 14 . «Bisogna fermare la mano assassina di Alitalia», ribadisce il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ora che «finalmente Air France ha capito che non si può ammazzare Malpensa senza il consenso dei lombardi». Per Marco Tronchetti Provera «è importante garantire la moratoria per Malpensa», rinviare il trasferimento di voli che Alitalia ha già previsto da fine marzo.

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