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Cresce il fenomeno del lavoro nero in Italia con quasi 3 ...

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In calo rispetto al 2001 anche il tasso di irregolarità (l'incidenza delle unità di lavoro non regolari sul totale), che è sceso dal 13,8% del primo anno di rilevazione al 12,1% del 2005. Dato quest'ultimo comunque in crescita rispetto all'11,6% del 2003 ed all'11,7% del 2004. Nella definizione di lavoro non regolare, l'Istat fa rientrare le posizioni continuative svolte non rispettando la legge in vigore, quelle occasionali svolte da studenti, casalinghe o pensionati, quelle svolte dagli stranieri non residenti e non regolari e quelle plurime, cioè quando al lavoro principale se ne associa uno non dichiarato al Fisco. Dalle tabelle dell'Istat emerge che dal 2001 al 2005 si restringe la forbice fra lavoro regolare e irregolare: in tale arco di tempo «l'input di lavoro regolare cresce del 4%, mentre nello stesso periodo le unità di lavoro non regolari diminuiscono del 10%», soprattutto per merito del «processo di regolarizzazione degli occupati stranieri» del 2002.

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