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Torna il sereno tra Unicredit e Bds Mancuso lascia

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Per Lopes viene trovato un incarico come direttore generale in una delle tante società del gruppo, la Uca (Unicredit Assicura) specializzata in bancassurance e con sede a Bologna. Bertola, come da programma, verrà cooptato nel Cda del Bds, convocato per il 23 gennaio, e nominato amministratore delegato al posto di Beniamino Anselmi, reo di aver permesso il raggiungimento del numero legale del consiglio «ribelle» del 9 gennaio. Toccherà poi, sempre al board dell'istituto nominare un nuovo direttore generale di provenienza interna al Banco. Domani, intanto, nel Cda di Unicredit convocato a Milano, è prevista un'ampia informativa sul caso Sicilia e sulla soluzione trovata «per la migliore integrazione del Bds nel gruppo Unicredit», come viene definito l'accordo raggiunto a Palermo dopo una giornata di negoziati che ha impegnato Mancuso e Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di Unicredit, incaricato dall'ad Alessandro Profumo di risolvere la questione in modo non traumatico, secondo gli orientamenti emersi dopo il summit della scorsa settimana fra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e Profumo. Quest'ultimo in mattinata si è recato a Palazzo Chigi. Diversi i temi oggetto dell'incontro col premier Romano Prodi e non è escluso che la querelle siciliana sia stato uno degli argomenti trattati. Tornando a Mancuso, «prendendo atto che la sua missione di valorizzazione delle professionalità interne è giunta al termine, mette a disposizione il suo incarico, in anticipo rispetto alla naturale scadenza dell'attuale consiglio (31 marzo)». Il presidente del Banco potrebbe salvare il suo posto del Cda di Unicredit, dove è stato cooptato con la fusione con Capitalia, ma una decisione in questo senso sarà tuttavia nelle mani della prossima assemblea del gruppo.

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