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Mutui, tassi in calo ma gli italiani non si fidano

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È quanto emerge dai dati del rapporto mensile dell'Abi, l'associazione bancaria italiana guidata da Corrado Faissola, che ha registrato a dicembre 2007 un tasso di interesse del 5,72% sui prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, contro il 5,66% del novembre precedente. Ora il trend di gennaio mostra una marcata inversione, con l'Euribor a un anno e quello a 6 mesi che si sono riportati sotto il 4,6% e quello a un mese in picchiata e intorno al 4,2%. Le tensioni sul mercato monetario, luogo virtuale su cui si compra la moneta sono, dunque, in fase di riassorbimento. Gli italiani però non si fidano della ritrovata serenità nei propri portafogli. Così sempre secondo la rilevazioni dell'Abi, va segnalato il crescente ricorso alla scelta del tasso fisso che si attesta al 65% delle nuove erogazioni. Non solo. In significativo aumento, nei primi nove mesi dello scorso anno, sono state le estinzioni anticipate dei mutui, che si sono attestate sulle 50 mila unità, con un incremento del 40% rispetto ai primi nove mesi dell'anno prima. Nello stesso periodo del 2007, infine, sono ammontati a quota 42 mila i mutui le cui condizioni sono state rinegoziate o attraverso un allungamento della durata, o con una revisione dello spread per quanto riguarda quelli a tasso variabile, o con il passaggio dal variabile al fisso. A confermare la bontà dell'orientamento prudente dei consumatori è stato il presidente della Bundesbank, Axel Weber secondo il quale le tensioni sui mercati finanziari «non sono ancora state pienamente superate». Intanto il Parlamento Ue ha dato il via libera alla direttiva Ue che armonizza le regole sul credito al consumo tra gli Stati membri. Le banche dovranno fornire al cliente molte più informazioni sui prestiti. Sancito, anche, il diritto di recesso entro 14 giorni dalla firma del contratto di credito.

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