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Alitalia, il governo sceglie i francesi

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Una decisione in linea con quanto già indicato dal cda della compagnia italiana. Ma il fronte del Nord insorge e anche ieri ci sono state proteste all'aeroporto di Malpensa. Questo perché il piano industriale d'Oltralpe prevede un ridimensionamento dello scalo lombardo a favore di Fiumicino. Piazza Affari invece brinda alla decisione e il titolo Alitalia chiude con un maxi-rialzo dell'8,26% a 0,8 euro. Il consiglio dei ministri ha dato il via libera alle negoziazioni, che dureranno otto settimane, per una proposta vincolante di integrazione fra i due gruppi. Soddisfatto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta che si augura di arrivare «rapidamente a un accordo solido che apra la via a una crescita profittevole di Alitalia». Padoa-Schioppa ha giudicato «corretta la valutazione del cda», osservando che «è motivo di fiducia la prospettiva di integrazione con il primo gruppo mondiale» nel trasporto aereo. Peraltro, ha rilevato, Air France «ha ampia esperienza in integrazioni avendolo fatto con Klm e ha rilanciato l'aeroporto di Amsterdam». Sarà durante la negoziazione che il Tesoro deciderà se cedere tutta o parte della propria quota del 49,9%. Comunque, spiega il ministro, il dicastero di via Venti Settembre «nel nuovo gruppo sarebbe titolare di azioni» visto che Air France-Klm ha proposto una offerta pubblica di scambio. Immediata la levata di scudi dal mondo politico e sindacale. L'opposizione denuncia «un vero colpo di mano», mentre il presidente della Ragione Lombardia Roberto Formigoni parla di «scandalo», «forse di una decisione illegittima» e promette che valuterà «tutte le azioni possibili». I sindacati ribadiscono la richiesta di un confronto con il governo per conoscere i dettagli del piano di Air France-Klm ed essere coinvolti nella trattativa.

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