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Occupati sopra i 23 milioni, ma gli atipici crescono

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Lo segnala il Rapporto Isfol 2007. La metà dei nuovi posti di lavoro nel 2006 è a termine (+9,7% rispetto al 2005), mentre sul totale degli occupati la quota del lavoro dipendente a tempo nelle sue molteplici forme copre il 20%. Il lavoro atipico riguarda tra i 3,5 e i 4,5 milioni di lavoratori e il 48% di tali rapporti di lavoro è stato già rinnovato almeno una volta. «Si va configurando un lavoro di serie A e un lavoro di serie B» ha osservato il presidente dell'Isfol, Sergio Trevisanato, presentando il rapporto. Tra gli occupati italiani, il fattore di maggiore insoddisfazione riguarda la mancanza di prospettive di carriera (54,5%) e tale percezione è peggiorata nel tempo: nel 2006 era del 41%. In peggioramento le condizioni occupazionali della parte femminile della popolazione il cui tasso di occupazione è del 47% (sotto l'obiettivo di Lisbona del 60% nel 2010).

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