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Enel stringe i tempi sulla spagnola Endesa

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Ieri la società Energy Europe, interamente controllata dal gruppo elettrico controllato dall'ad Fulvio Conti, ha concluso un contratto di share swap con Mediobanca per l'acquisto fino a un massimo di 4,5 milioni di azioni Endesa, pari allo 0,43% del capitale della società spagnolo. Sommato al 21,58% comunicato ieri alla Commissione nazionale del mercato dei valori di Spagna, di cui un 10% con un possesso azionario in «forma diretta», mentre un altro 11,58% acquisito «mediante derivati», la società elettrica italiana detiene ora il 22% circa avvicinandosi a quel 24,9% di obiettivo già dichiarato. L'utility tedesca E.On, in lizza per l'acquisto della società energetica spagnola, ha intanto fatto sapere di non aver ricevuto dalle Autorità di controllo spagnole e Usa il via libera per acquistare azioni Endesa. La società tedesca, essendo sotto Opa, non può acquistare azioni Endesa sul mercato e aveva chiesto l'autorizzazione per farlo. Stamane sulle indiscrezioni di alcuni giornali spagnoli le azioni di Endesa erano balzate sull'ipotesi che E.On potesse ritornare in gioco. Il titolo era salito oltre l'1% a 39,25 euro nella prima mezzora di contrattazione per poi ritornare, a fine mattinata intorno a 38.44 euro. Intanto il ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, ha sollecitato i governi interessati all'operazione a mantenere il riserbo. «C'è un'operazione in corso e i governi non devono parlare» ha detto il ministro. Intanto restano aperte tutte le opzioni per la scalata di Endesa: dall'ipotesi di uno spezzatino con conferimento di asset alla controllata spagnola Viesgo fino al lancio dell'Opa. Secondo gli analisti quella dello «spezzatino» potrebbe essere la possibilità più percorribile «che potrebbe inoltre escludere definitivamente E.On». Nello scenario poi di un takeover congiunto tra Enel, Gas Natural e Acciona con la conseguente separazione degli asset Endesa in tre parti Enel arriverebbe ad avere una «mini-Endesa» con oltre 20 miliardi di euro di valore di impresa. «Un'integrazione - si legge in una nota di JP Morgan - che porterebbe a una crescita del 16% degli utili per azione». Intanto il 70,3% degli italiani ritiene che l'espandersi di Enel a livello internazionale possa giovare all'economia del nostro paese. A dimostrarrlo è un'indagine condotta dalla Doxa sull'acquisizione di una quota azionaria dell'elettrica Endesa da parte di Enel. Sul caso è intervenuto anche Romano Prodi che ha detto:«Spero e spingo affinché si abbiano sempre meno ostacoli pubblici alla formazione di un vero mercato europeo». [email protected]

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