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Fusione Intesa-SanPaolo

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Antitrust, sì alla Superbanca

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Ma con qualche condizione: la nuova banca si dovrà snellire di altri 200 sportelli rispetto all'accordo con l'Agricole, aprendo la propria rete distributiva a un nuovo operatore nella bancassicurazione. Vengono fortemente limitati, poi, i poteri delle Generali nel consiglio di sorveglianza e di gestione della futura banca, limitando le ambizioni del Leone soprattutto sulla controllata di Torino nella bancassicurazione, Eurizon. Il verdetto - è la prima volta in cui l'autorità per la concorrenza si esprime accanto a Bankitalia in una fusione bancaria di grandi dimensioni - permetterà alla superbanca di perfezionare entro l'anno la fusione, secondo la tabella di marcia indicato a suo tempo. Accanto alle 452 filiali della Cassa di Parma e Piacenza e di Friuladria, che passeranno al Credit Agricole, Intesa e Sanpaolo avevano stimato inizialmente di poter risolvere il nodo Antitrust mettendo sul piatto la cessione di altre 193 filiali, già incluse nell'accordo con i francesi. Di questi 645 sportelli, però, l'authority guidata da Antonio Catricalà ha considerato una rilevanza ai fini della concorrenza per sole 551 filiali, chiedendo alla banca di cedere altri 197 sportelli in oltre venti province con una procedura trasparente. I candidati non mancano, visto l'interesse già espresso da diversi soggetti nei mesi scorsi.

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