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L'Adusbef: per i regali resta solo il 17% degli stipendi di dicembre

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Consumi, le tredicesime andranno in fumo per tasse e mutui

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Neppure l'atteso arrivo della tredicesima sarà sufficiente per potersi finalmente concedere quelle spese per scopi più piacevoli che si rinviano nel corso dell'anno: oltre l'83% dello stipendio di dicembre, infatti, volerà via in una sequela di tasse, bolli, Ici, rate e canoni che i contribuenti sono chiamati a pagare a dicembre. Secondo i calcoli fatti dall'Adusbef, infatti, dopo aver fatto fronte a tutte le scadenze di fine anno, alle famiglie italiane resterà da spendere in regali e svaghi poco meno del 17% del monte tredicesime, pari 5,4 miliardi su un totale di 32,5 miliardi. Le tredicesime saranno pagate da venerdì 15 dicembre: quest'anno saranno di 900 milioni superiori al 2005 e i 32,5 miliardi totali saranno così ripartiti: 9,8 miliardi ai pensionati, 8,10 miliardi ai lavoratori pubblici e 14,60 ai dipendenti privati. «Ma dopo un anno durissimo di rincari ed aumenti che hanno falcidiato i redditi delle famiglie resterà ben poco per festeggiare: sarà un Natale tra i più difficili, con una tredicesima più che falcidiata per gli aumenti infiniti iniziati a gennaio 2006 con le tariffe autostradali, di luce, gas e benzina, e per i nuovi balzelli introdotti in finanziaria: Ici, bollo auto e moto, ticket, addizionali Irpef ed altri rincari», dice il presidente dell'associazione dei consumatori, Elio Lannutti. A fine anno, oltre alla busta paga più pesante, arrivano infatti anche le consuete scadenze: il 59% del totale, pari a 19,2 mld di euro, verrà speso per pagare tasse, imposte, bolli, mutui e assicurazioni. In particolare a bruciare un'ampia fetta delle tredicesime sarà l'Ici, l'imposta comunale sugli immobili, che dovrà essere versata entro il 20 dicembre e per la quale verranno versati in totale 5,6 miliardi di euro, il 17,2% del monte tredicesime totale. Anche l'RC Auto si mangerà 4,5 miliardi di euro, il 13,85% delle tredicesime, mentre 4,1 miliardi di euro, serviranno per pagare le rate dei mutui per la casa, (200 milioni in più rispetto al 2005). Altri 3,5 miliardi di euro se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto (il 10,77%), mentre 1,5 miliardi di euro (il 4,62% del totale) spariranno per il canone Rai. Dopo aver «ipotecato» la tredicesima per pagare tasse, ratei e bollette delle utenze domestiche, un ulteriore 24,3%, pari a 7,9 miliardi di euro, servirà per pagare i prestiti contratti con banche e finanziarie. Per scopi più piacevoli restano quindi solo 5,4 miliardi di euro, meno del 17% del monte tredicesime che potranno essere utilizzati per cenone, regali, qualche viaggio e «qualcosa da mettere da parte per future esigenze». L'Adusbef non vede infatti con ottimismo la congiuntura economica e si attende «una crisi ancor più profonda dei consumi legata anche alle minori disponibilità finanziarie delle famiglie, costrette ad indebitarsi anche per acquistare i beni essenziali e a comprare i libri a rate, per mandare i figli a scuola».

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