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Telecom frena su Murdoch. Ma Pirelli corre in Borsa

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In attesa soprattutto dell'incontro di giovedì con il magnate australiano Rupert Murdoch con il quale le trattative, ripete Telecom, si limitano alla «fornitura di contenuti nel campo dei media», mentre «non sussiste allo stato alcuna intesa nè accordo con riferimento a possibili scambi azionari». Una precisazione, giunta su richiesta Consob, dopo che in Borsa il titolo Pirelli si era mostrato ancora una volta in forte rialzo a fronte di un andamento negativo del mercato. Il comunicato, targato Telecom Italia, ha peraltro smorzato solo per breve tempo la corsa del titolo della Bicocca che ha chiuso in aumento del 3,16% a 0,734 euro, tra scambi intensissimi di circa 170 milioni di pezzi, pari al 3,1% del capitale. Bene anche Telecom Italia Media (+0,82% a o,40), mentre ha chiuso in negativo Telecom (-1,42% a 2,21). Secondo quanto si raccoglie nelle sale operative infatti lo scenario più accreditato è quello di un accordo con News Corp per veicolare i contenuti di Fox news e la videoteca di film del gruppo australiano sulla piattaforma Telecom ma che potrebbe anche portare, in una seconda fase, a un ingresso nella holding Olimpia, affiancando così Pirelli. Con l'uscita prossima (a ottobre) delle banche dalla holding infatti, Pirelli si ritroverà a detenere circa l'80% di Olimpia (il 20% restante farà capo ai Benetton) e l'ingresso dell'imprenditore australiano permetterebbe, spiega un analista, di «poter contare su un nuovo socio dalla spalle larghe.Certo Murdoch non è un socio meramente finanziario come i precedenti, ma comunque Pirelli ne trarrebbe vantaggio». «Sarebbe un toccasana» sintetizza un operatore secondo cui «Pirelli potrebbe mantenere comunque la maggioranza della holding e contare su un buon flusso di dividendi». Per quanto riguarda le modalità tecniche dell'ingresso di Murdoch le opzioni, secondo diverse fonti, potrebbero contemplare l'acquisto di azioni Telecom da inserire poi in Olimpia oppure far confluire Sky Italia nella holding. Una possibilità, quest'ultima, che però potrebbe incontrare problemi di natura Antitrust. «Per il momento - si riferisce dalle società di intermediazione immobiliare milanesi - si tralascia Telecom, che peraltro ha corso molto negli ultimi tempi, puntando su Pirelli». Anche per Telecom comunque l'accordo sui contenuti avrebbe effetti positivi, pur se in parte già contemplati dal mercato, allargando e diversificando il fronte dei ricavi.Mentre verrebbe accentuato quel passaggio verso lo sviluppo di un operatore misto tlc/media.

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