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IL MERCATO ha affrontato il nodo del concambio Intesa-SanPaolo.

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Intanto, l'amministratore delegato del SanPaolo, Alfonso Iozzo, ha difeso il lavoro degli advisor proprio sui valori di scambio sottolineando che la banca è stata valutata «a premio». Dopo i rally della scorsa settimana e l'assestamento di ieri, Intesa ha chiuso a Piazza Affari in rialzo dell'1,64% a 5,072, mentre SanPaolo ha guadagnato lo 0,95% a 16,005. Rispetto al concambio annunciato di 3,115 azioni Intesa per ciascun titolo torinese, Piazza Affari sembra attendersi ora una stima leggermente superiore di Torino, valutata 3,15 volte Milano. Vivace in Borsa anche la Carifirenze (+2,15% a 2,56) che porta al 9,4% i rialzi segnati in quattro sedute sulle speculazioni per un possibile coinvolgimento nel riassetto innescato dalla fusione, anche alla luce dell'arbitrato avviato dal SanPaolo per salire nel capitale della cassa di un altro 11% (rispetto all'attuale 19,1%). «Il concambio è stato fissato con il parere del nostro advisor (Citigroup), che lo considera adeguato - ha detto Iozzo - Anzi, a premio per noi». Ieri gli spagnoli del Santander avevano fatto sapere di ritenere l'integrazione con Intesa la miglior operazione possibile, ma di pensare che il SanPaolo non sia stato adeguatamente valutato e di riservarsi la decisione su una possibile uscita. Una revisione, ha spiegato tra l'altro Iozzo, potrebbe verificarsi «solo a seguito di elementi straordinari che emergessero nel frattempo. Ma devono esserci dei fatti straordinari - ha aggiunto -. Il concambio è quello proposto, poi i soci valuteranno».

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