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Nuove strategie di sviluppo

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Mps, è Jp Morgan l'advisor per il ramo VItaIl presidente Mussari apre la pista olandese per le aggregazioni. In arrivo un accordo con Fortis o Aegon

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In questo senso un accordo per Mps Vita, Fortis o Aegon (con i secondi in pool position), potrebbe fare da apripista alla strada verso una alleanza con Abn Amro. Fonti senesi indicano questa come una delle strade possibili per Rocca Salimbeni che, però, non avrebbe nessuna intenzione di avvicinarsi a Capitalia. Dopo che il presidente Mussari ha escluso qualsiasi interesse per la Bpi dell'ex montepaschino Divo Gronchi, per il Monte resta attraente una crescita nel nord-est. In questo senso un'ipotesi potrebbe essere quella di una joint venture con Abn per Antoveneta: una strada che ai senesi piacerebbe molto visti gli oltre 350 sportelli che l'istituto, controllato da Abn, ha nel Triveneto. Un accordo che, oltretutto, potrebbe non avere nessuna ripercussione diretta sulla governance del Monte ma consentirebbe di avvicinarsi all'obiettivo di 700-800 sportelli in più che porterebbero a quel 10-11% di mercato domestico indicato da Mussari. Al momento sembra non ci siano stati contatti: occorre aspettare la soluzione che l'advisor indicherà per Mps Vita, operazione che Siena vuole concludere entro l'anno. Ed è Jp Morgan l'advisor finanziario che giovedì riceverà dal cda del Monte dei Paschi il mandato formale per la scelta del partner assicurativo di Mps Vita. L'advisor, già al lavoro da oltre un mese sull'individuazione dei potenziali candidati, dovrà in tempi brevi presentare la short list dei partner ai quali aprire il capitale, fino al 51%, della compagnia vita interamente controllata. Il mandato a Jp Morgan, banca d'affari che ha lunghe frequentazioni a Siena in particolare con la fondazione Mps, è limitato a questo dossier e non prevede più ampie ricognizioni su possibili scenari di risiko dopo che, in un colpo solo, sono venuti meno due potenziali candidati per la grande alleanza: il Sanpaolo Imi e Banca Intesa. Che invece hanno scelto la strada dell'aggregazione per dar vita a un colosso da 65 miliardi di capitalizzazione. L'individuazione di un partner assicurativo internazionale non può però escludere, secondo fonti finanziarie, la possibilità di ampliare i colloqui e di portare a legami più stretti con Rocca Salimbeni. Secondo le indiscrezioni infatti, tra i candidati sotto scrutinio da parte della banca d'affari ci sono Axa e l'olandese Aegon. La short list per Mps Vita da presentare al consiglio del Monte, in una successiva riunione e comunque in tempi brevi, non dovrebbe contenere più di tre o quattro nomi. Non ci sarebbe ancora una decisione sulla quota da cedere della compagnia che ha una valutazione di circa 1,5 miliardi e che è uno dei grandi attori italiani nel settore della bancassurance: da una quota minima del 40% fino alla maggioranza del capitale.

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