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Benzina record, consumatori in allarme

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Solo nell'ultimo mese per un'auto di media cilindrata si registra un rincaro di 8 euro. Non va meglio a chi ha scelto vetture diesel che, con il gasolio che vola al massimo di tutti i tempi a 1,245 euro al litro, vedono rincarare il pieno di 4 euro. A farne le spese del caro-gasolio sono soprattutto i camionisti: il pieno per i tir è aumentato del 33,5% negli ultimi due anni, cioè in termini assoluti di 153,2 euro. Alla luce dei nuovi rincari, registrati mentre il prezzo del petrolio è lontano dai massimi e l'euro si è fortemente apprezzato nei confronti del dollaro, i consumatori chiedono al nuovo ministro delle Attività Produttive un intervento deciso per calmierare prezzi e soprattutto di monitorare attentamente quanto accade presso i distributori. «Alle pompe ci sono molti furbetti del pienino, che manipolano dando al povero consumatore meno benzina di quanto pagano», afferma l'Adusbef. Negli ultimi giorni le quotazioni petrolifere si sono allontanate dai massimi toccati nelle scorse settimane, scendendo così dal record dei 74 dollari al barile a New York agli attuali 70. Gli aumenti dei carburanti si registrano, spiega il segretario dell'Adusbef, Elio Lannutti, «anche malgrado il cambio euro-dollaro sia ad un record assoluto, con la moneta unica che ha superato quota 1,27. Questa speculazione non si capisce». Secondo Lannutti un calo dei prezzi è necessario anche per favorire il rilancio dei consumi, ormai stagnanti da diversi mesi. Ed un allarme su eventuali rincari di generi alimentari e non alla luce del caro-carburanti è la Cgia di Mestre, che ha calcolato come nell'ultimo biennio il pieno di un tir è arrivato a costare 610 euro, cioè il 33,5% in più.

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