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I DATI DELL'ISTAT

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In febbraio per il quarto mese consecutivo risultato utile consecutivo ha messo a segno una crescita a due cifre, segnando un aumento della produzione del 37,3% rispetto ad un anno prima. Un dato, quello dell'Istat, che sembra confermare l'uscita dalla crisi della Fiat, che appare ormai aver intrapreso la strada del pieno recupero, come si legge anche dall'andamento delle immatricolazioni in serie positiva da sette mesi, cioè da agosto 2005, grazie anche al successo della Grande Punto. Dal divorzio con la Gm è ormai passato più di un anno, e il Lingotto ha invertito il trend negativo ed ora punta a conquistare quest'anno, come dichiarato dall'amministratore delegato, Sergio Marchionne, il 30% del mercato italiano ed il 7,2% di quello europeo, con l'obiettivo di vendere a livello globale circa 1,8 milioni di vetture. Il buon andamento dell'auto ha spinto, insieme con la meccanica, la produzione industriale italiana a febbraio salita dello 0,8% su base mensile e del 3,3% a livello tendenziale (+3,4% il dato corretto per giorni lavorativi, che risente di un arrotondamento a parità di giorni lavorativi). E le prospettive per i prossimi mesi - secondo le previsioni dell'Isae - sono di un ulteriore rafforzamento della produzione, con aprile in aumento dello dell'1,6% su base congiunturale e maggio a +0,1%. Complessivamente, l'Isae stima per il primo trimestre 2006 una crescita della produzione dell'1,6%. Tutti i principali raggruppamenti di industrie - emerge dai dati Istat - sono cresciuti rispetto a febbraio 2005: si va dal +7,8% dei beni strumentali al +0,8% di quelli intermedi, passando per il +4,2% dell'energia ed il +2,7% dei beni di consumo. Su base congiunturale, invece, l'unica voce in negativo è quella dell'energia, che accusa una flessione del 2,5%.

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