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A Fiumicino arrivano i soldi per il molo C

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Lo Stato sbloccherà tra 40 e 45 milioni di euro promessi al maggiore aeroporto della Capitale

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Un importante nuovo pezzo dell'aerostazione della Capitale che potrà incrementare la capacità di accoglienza dello scalo dagli attuali trenta milioni di passeggeri a oltre 36 milioni. A dichiarare l'intenzione di passare dalla parole allo stacco dell'assegno (per un importo compreso tra i 40 e i 45 milioni di euro, tanto è il contributo dello stato centrale alla costruzione del nuova grande opera) è stato ieri il presidente dell'Enac, Vito Riggio. «Lo Stato «onorerà gli impegni per la realizzazione del Molo C all'aeroporto di Fiumicino» ha annunciato il numero uno dell'ente nazionale dell'aviazione civile, Vito Riggio all'assemblea di Assaeroporti. Un impegno che ha riscosso immediatamente il commmento del presidente di Aeroporti di Roma, Francesco Di Giovanni: «Siamo contenti che si sblocchi questa vicenda e la realizzazione di questa infrastruttura, che interessa il traffico intercontinentale, porrà ad un aumento annuo di 6 milioni di passeggeri su Fiumicino. La gara sarà affidata formalmente non appena i soldi saranno disponibili». Lo stanziamento di risorse pubbliche per l'infrastrutture dovrebbe essere pari a 40-45 milioni di euro su una spesa complessiva di 160 milioni. Finora Di Giovanni ha fatto tutto quanto in suo potere per arricchire e potenziare la capacità ricettiva dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. «Abbiamo già un progetto esecutivo e il dicembre scorso la gara è stata assegnata. Aspettiamo solo il contributo promesso per partire» ha spiegato l'ad a Il Tempo. Proprio nel dicembre scorso la gara per assegnare l'appalto dei lavori era stata vinta a una Associazione temporanea di imprese, una cosiddetta Ati, guidata guidata da Cimolai Armando spa per un valore di circa 165 milioni di euro. Insomma tutto era pronto. Anche la ditta chiamata a realizzare concretamente l'infrastruttura aeroportuale. Ora dopo l'annuncio di Riggio, la partenza più volte rinviata semba veramente più vicina. «Siamo consapevoli di essere in ritardo sulla tabella di marcia prevista ma abbiamo le potenzialità per poter recuperare il tempo perduto» ha concluso Di Giovanni. Non si tratta dell'unico grande investimento che toccherà l'area dell'aeroporto nei prossimi anni. Sarà infatti realizzata, in particolare, una centrale di cogenerazione alimentata a gas naturale con una capacità produttiva di 25 Mw, l'investimento sarà di 18,5 milioni di euro e sarà realizzata su di un'area di circa 2 mila metri quadri

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