Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di FILIPPO CALERI I RISPARMIATORI italiani che dal 6 marzo 2000, data dello scoppio della bolla della ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Il 50% delle azioni che allora erano presenti sul listino milanese hanno recuperato i valori toccati prima del crollo. Si tratta di centodieci azioni, sulle 216 quotate allora a Piazza Affari, che hanno realizzato in alcuni casi crescite superiori al 200%. È quanto emerge da una ricerca del settimanale Milano Finanza che sarà pubblicata oggi e che ha calcolato la variazione delle quotazioni di borsa delle azioni italiane rispetto alle quotazioni precedenti allo scoppio della bolla hi-tech (marzo del 2000). A guidare la classifica dei titoli con le migliori performance, i cosiddetti top performer, c'è tra le blue chip, il titolo Erg (+600,7%), che insieme a Saipem (+264%) «ha indubbiamente beneficiato dell'escalation senza fine dei prezzi del petrolio». Al terzo posto, alla guida della pattuglia di azioni che hanno messo a segno un rialzo di oltre il 200%, si piazza Italmobiliare rnc, i titoli dell'azienda Marzotto e un'altra risparmio, Italcementi. I tre hanno rispettivamente realizzato il 262,4%, il 257,2% e il 244,3%, in sei anni, e cioè nel periodo tra il 6 marzo del 2000 e il 1 marzo del 2006. La corsa dei prezzi del barile di petrolio ha messo le ali tra le blue chip anche al gruppo del Cane a sei zampe. L'Eni ha infatti messo a segno performance molto positive con un guadagno nel periodo considerato del 138,5%. Bene è andata anche Autostrade (+133,8%) e Unipol, il cui titolo anche in seguito al risiko bancario che l'ha messa nel 2005 al centro dell'attenzione degli operatori è cresciuto in valore del 75,4%. Tra i bancari, anche Mediobanca ha messo a segno un ottimo rialzo dal marzo del 2000, con una crescita dell'82%. Piazzetta Cuccia ha preceduto anche la Unicredito di Alessandro Profumo (+41,7%) e un tris di istituti di credito: Popolare di Milano (+36.3%), Banca Lombarda (+31,3%) e Monte dei Paschi di Siena (23,7%). Brutte notizie, invece, per i possessori di Alitalia a Seat Pagine Gialle. Nei sei anni considerati, e a partire dal livello toccato nel 2000, Alitalia ha lasciato sul terreno un altro 89,3% del suo valore mentre Seat Pagine Gialle l'88,4%. La capitalizzazione a Milano. Gli aumenti di valore hanno contribuito a portare la capitalizzazione delle società quotate a Piazza Affari a 732 miliardi di euro, registrando un incremento rispetto a gennaio del 2,7% e una crescita del 5,5% da fine 2005. I dati sono stati comunicati da Borsa italiana.

Dai blog