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Abi, Mazzotta in pole position

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Fra i nomi finora circolati c'è quello del presidente della Banca popolare di Milano Roberto Mazzotta, che nei mesi scorsi non ha voluto commentare una sua possibile candidatura. E che ha più volte citato, fra le sfide che attendono il mondo del credito, la crescente concorrenza globale e la necessità di una regia europea per il sistema bancario. Altro potenziale candidato di cui si è fatto il nome è Carlo Salvatori, presidente di Unicredit fino alla fusione con i tedeschi dell'Hypovereinsbank e oggi vice-presidente di Piazza Cordusio. Un banchiere che a pieno titolo incarna l'idea di un sistema bancario italiano non necessariamente preda, ma anche cacciatore nel nuovo scenario europeo. Fra i papabili per Palazzo Altieri è circolato anche il nome di Corrado Faissola: il consigliere delegato di Banca Lombarda (istituto presente nel patto di sindacato di Banca Intesa). È stato già vice-presidente dell'Abi e nei mesi ha fatto sapere di non essere disponibile per la poltrona di Sella. Infine c'è l'ipotesi che la scelta possa cadere su Luigi Abete, attuale Numero Uno di Bnl e vice-presidente dell'Abi. Il successore di Sella dovrà gestire il percorso verso nuovi equilibri del sistema bancario italiano, perchè con le operazioni Antonveneta-Abn Amro e Bnp Paribas-Bnl e probabile che si apra una nuova fase di consolidamento, segnata da nuove aggregazioni e da maggiore concorrenza. Un orientamento che la nuova Abi dovrà saper interpretare, così come sarà necessario non offrire il fianco alle critiche, piovute negli ultimi mesi da parte delle associazioni dei consumatori, nei confronti degli alti costi dei servizi. I giochi si aprono mercoledì, quando il comitato esecutivo sceglierà i saggi (di solito tre, ma il numero non è vincolante) che saranno impegnati nelle consultazioni. Chi sarà scelto tra i saggi, automaticamente non potrà essere nominato presidente dell'associazione. Dovranno sondare gli umori del mondo bancario per arrivare a un nome in grado di mettere d'accordo le sue diverse anime. Lo statuto dell'Associazione, e la prassi, prevedono che il nome del candidato prescelto dai saggi sia poi proposto al nuovo consiglio appena nominato, che lo eleggerà per acclamazione, all'inizio di luglio. In quella data, il presidente uscente Sella (che alle spalle ha quattro mandati ciascuno di due anni) terrà il proprio discorso all'assemblea annuale. Automaticamente decadranno tutte le cariche attuali e l'assemblea sarà tenuta a rinnovare, appunto, gli 88 membri del consiglio.

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