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Abn, due mesi per chiudere l'opa su Bpi

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La banca resterà radicata sul territorio

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Con questi intenti il numero uno di Abn, Rijkman Groenink, è volato a Padova per incassare il successo e incontrare i vertici e i rappresentanti del personale dell'istituto che, ha rimarcato, resta «una banca italiana in Italia». Un programma che prende così le distanze dalla quella difesa dell'italianità sbandierata da Fiorani e soci, e che mira a recuperare il forte rapporto della banca con il territorio. Antonveneta, alla cui guida resta confermato l'ad Piero Luigi Montani, tornerà quindi a concentrarsi sulle famiglie e sulle pmi, tradizionali punti di forza dell'istituto. Dopo la conclusione del primo trimestre Abn presenterà la sua strategia in Italia, aggiornando il piano diffuso lo scorso anno in occasione del lancio dell'opa. Dal mese prossimo inoltre gli olandesi lavoreranno per trovare una soluzione per Interbanca, la merchant bank del gruppo che è stata una delle protagoniste della finanza italiana, schierandosi al fianco di Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti nella scalata a Telecom. Proprio due giorni fa l'ad Giorgio Cirla ha lasciato l'incarico, dopo nove anni alla guida dell'istituto. Negli scorsi mesi si era ipotizzata una fusione di Interbanca con le attività di banca d'affari di Abn in Italia. Per il momento comunque il segnale lanciato dagli olandesi è quello di «offrire tutto il supporto di Abn Amro per offrire nuovi prodotti e far diventare questa banca una forza più competitiva nel panorama bancario nazionale». Obiettivo che, secondo il numero uno del gruppo di Amsterdam, sarà raggiunto in «breve tempo». A sottolineare l'approccio del gruppo attento alla realtà locale, Groenink ha spiegato: «non siamo assemblatori di banche, piuttosto un istituto di credito che vuole mettere a disposizione quanto di meglio ha da offrire».

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