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Il dottore commercialista porta l'etica in azienda

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«Per questo stiamo pensando a una fondazione che si occuperà di studiare questa nuova filosofia aziendale fornirà agli imprenditori soluzioni e proposte» spiega a Il Tempo, Arnaldo Aquarelli, presidente dell'ordine dei dottori commercialisti di Roma. Che posto pensate di occupare in questa nuova visione etica delle aziende? Ci candidiamo a diventare una sorta di cerniera tra le esigenze dei cittadini che stanno scoprendo il valore della responsabilità delle aziende e queste ultime che sono spinte a inserire, sempre più spesso nelle loro decisioni, il punto di vista etico. In che modo state operando? Innanzitutto siamo giù consulenti per le imprese di alcune leggi che vanno proprio in questo senso. Penso a tutte le normative sul'ambiente e sulla sicurezza dei lavoratori in azienda. Da anni, siamo i principalioperatori di supporto e di informazione in questi campi. E gli imprenditori ci seguono. In più vogliamo spronare i capi d'impresa a integrare nelle loro scelte questi principi. Per questo stiamo per lanciare una fondazione che sarà specializzata nello studio e nel trasferimento delle competenze relative a quella nuova disciplina che si chiama econometica. Quale sarà l'obiettivo? Lavorare per far che sì che in azienda entrino in pianta stabile il manager, il comitato e l'audit etico interno. E che sia soddisfatta la domanda di trasparenza che viene dai cittadini Avrete altri partner? Sì. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e quello nazionaledei ragionieri, oltre al collegio nazionale dei ragionieri di Roma

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