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di PINO GIULIETTI PAGARE le tasse in base al proprio reddito può andare bene, ma versare imposte anche ...

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Secondo uno studio di Contribuenti.it, al top delle imposte più odiate ci sono proprio le accise su benzina e le imposte su luce e gas, seguite dai ticket sanitari, mentre l'Irpef, cioè l'imposta sui redditi, è, suo malgrado, all'ultimo posto della classifica delle tasse meno digerite. «Se, infatti, - spiega l'associazione - sembra logico da parte del cittadino partecipare al prelievo fiscale collettivo in maniera progressiva rispetto al reddito percepito durante l'anno, non sembra altrettanto accettabile vedersi tassare ripetutamente in base ai consumi». Per di più, ricorda ancora Contribuenti.it, in alcuni casi «si assiste addirittura ad una doppia imposizione indiretta come nel caso dell'applicazione dell'Iva sulle accise presente sull'acquisto di carburante o nel consumo di energia elettrica». E insopportabili, per gli italiani sono anche i ticket e il canone Rai, mentre Irap, Iva e imposte sui redditi (oggetto di ritocchi al ribasso negli ultimi anni) sono le meno intollerabili. Al di là della distinzione tra le varie forme di tassazione, il rapporto che i cittadini hanno con il fisco è fatto soprattutto di incomprensibilità. Secondo Contribuenti.it «solo un cittadino su quattro capisce perchè paga le tasse. Tre su 4 si considerano sudditi di una amministrazione finanziaria troppo burocratizzata». Da qui, per l'associazione, i motivi che spingono ad evadere le tasse, per un totale di 227,6 miliardi di euro l'anno (di cui solo 21 miliardi scoperti e 487 milioni riscossi). «Su 100 euro di reddito dichiarato, al fisco - sottolineano ancora i contribuenti italiani - ne sfuggono 48». La maglia nera dell'evasione spetta al Sud, dove la quota di imponibile non dichiarato raggiunge il 34,5% del totale su scala nazionale, mente il nord-est si colloca al 18,9%, il nord-ovest al 26,5% ed il centro al 20,1%. Tra i maggiori evasori spicca la categoria degli industriali, con una percentuale del 43% e, a seguire, i commercianti con il 12%, gli artigiani con il 11% ed i professionisti con 10,8%. Fanalino di coda l'evasione dei lavoratori dipendenti, che, conclude Contribuenti.it, «con un secondo lavoro, quasi sempre a nero, evadono in totale l' 8,4%».

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