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DATI UNIONCAMERE

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Spesa alimentare più cara

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Questo lo scenario prospettato dall'Osservatorio "Prezzi e mercati" dell'Indis, l'istituto di Unioncamere a cui partecipano sia gli operatori delle diverse filiere che i rappresentanti delle istituzioni. Ebbene, secondo le ultime anticipazioni sui prezzi d'acquisto, nel bimestre dicembre-gennaio emergerebbero «ritocchi diffusi» ai listini, a cominciare dall'olio d'oliva ed extra vergine (per i quali si prevede un aumento dell'1% nel bimestre), acqua minerale, succhi di frutta e birra (+2%), e tonno all'olio d'oliva (+6%); in controtendenza invece la carne fresca di suino e di pollo (-2%). A fronte di ciò, avverte l'osservatorio, nel caso in cui queste anticipazioni «dovessero tradursi in consuntivi, l'inflazione tendenziale alla produzione alimentare salirebbe a gennaio al 2,4%, un dato certamente non allarmante, ma in decisa accelerazione rispetto ai valori di poco superiori all'1% registrati nella seconda metà del 2005». Caratterizzati invece da una diffusa moderazione i prezzi alla produzione dei prodotti alimentari: secondo le rilevazioni effettuate sulle centrali d'acquisto della distribuzione organizzata emerge che negli ultimi 12 mesi i rincari sulla media del paniere Unioncamere si sono attestati sul 2%. Anche in questo caso gli aumenti più consistenti si rilevano negli oli e grassi (con rincari alla produzione che negli ultimi 12 mesi sono stati del 10%), olio extra vergine di oliva (+14.1%) e olio d'oliva (+12.1%). A questi si contrappongono i ribassi dei prezzi nella filiera del latte e dei derivati del latte, dove spicca la flessione del 3,5% negli ultimi 12 mesi del parmigiano reggiano e degli insaccati, che beneficiano della flessione dei prezzi del prosciutto crudo (-4.3%). Tra le carni ai recuperi dei prezzi del bovino adulto (-12.1% su base annua) si contrappongono le riduzioni della carne di vitello (-5.2%), del suino (-8.6%) e del pollo fresco (-4.2%).

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