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Nasce la Banca dei professionisti

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Al via con 50 milioni di capitale e tre milioni di clienti potenziali

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Con questi numeri parte l'iter per realizzare la Banca dei professionisti, il primo istituto di credito dedicato esclusivamente alle esigenze degli ordini e della associazioni. Il primo atto per la costituzione si compirà lunedì prossimo quando il promotore Maurizio De Tilla, presidente della Cassa di previdenza forense e dell'Adepp, l'associazione degli enti previdenziali privati, presenterà la domanda per far avviare l'istruttoria da parte della Consob. Il nome della nuova realtà del panorama dei servizi finanziari c'à già ed è già un marchio registrato. «Si chiamerà Beip, e cioè Banca europea dei professionisti e delle imprese spiega De Tilla al Tempo - e sarà al servizio solo ed esclusivamente dei professionisti e delle piccole imprese». L'esperimento è il primo esempio in Europa e ha già conquistato il favore delle maggiori categorie del panorama professionale italiano. «Le adesioni di massima sono arrivate agli avvocati, dagli archietti, da ingegneri e dottori commercialisti, giornalisti e medici» aggiunge il presidente De Tilla che spiega come l'obiettivo principale della Beip sia quello di erogare servizi finanziari tagliati sulle esigenze dei professionisti. Non solo dunque la gestione dei normali rapporti di conto corrente, ma anche l'erogazione di finanziamenti per l'avviamento e la ristrutturazione degli studi, e ancora la concessione dei prestiti d'onore ai giovani che si avvicinano alle professioni, e l'anticipo dei contributi previdenziali per le giovani leve. Ma non mancheranno le formule di leasing e factoring sviluppate appositamente per chi appartiene agli ordini professionali. E tutti i più comuni servizi come le carte di credito e i bancomat personalizzati. Tutto questo sarà operativo però solo quando terminato l'iter da parte della Consob, la parola passerà alla Banca d'Italia per il definitivo via libera. «Se non ci saranno ostacoli prevediamo che si possa partire già dal prossimo mese di marzo» indica il numero uno della cassa di previdenza degli avvocati secondo il quale la Beip sarà il primo esempio del genere in tutta l'Unione Europea. Le adesioni di massima sono già raccolte e non appena sarà necessario partirà la sottoscrizione delle quote sociali. «Ci sono già migliaia di professionisti che entreranno nel capitale con un apporto minimo di 5 mila euro. Lo stop sarà dato quando si arriverà a quota 10 mila soci» aggiunge De Tilla. La Beip partirà dunque con una dote di 50 milioni di euro. Serviranno a garantire la fase di decollo della banca. Che avrà solo tre sedi fisiche perchè poi le operazioni saranno svolte prevelentemente attraverso le modalità dell'e-banking. Quanto alla partnership con il mondo bancario, soprattutto per acquisire il necessario know-how i contatti già ci sono stati dice De Tilla con la Lehman Brothers e con la Banca Esperia di Cesare Preda.

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