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Risorse del Tfr per chi ha perso la pensione

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Maroni spinge per utilizzare i 620 milioni della riforma ma arriva il paletto del vice ministro Vegas

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Sono queste le pensioni cosiddette silenti, che interessano nel 55% dei casi donne che hanno lasciato il lavoro per impegnarsi nella famiglia. Per loro lo slittamento di due anni della riforma del Tfr, che libera circa 620 milioni di euro già impegnati nella Finanziaria di quest'anno, potrebbe rappresentare la soluzione per avere una pensione vera e propria. A mettere sul tappeto la proposta è stato il ministro del Welfare Roberto Maroni che ha chiesto di riutilizzare sul fronte sociale le risorse del Tfr. Una proposta immediatamente stoppata dal vice ministro all'economia Giuseppe Vegas: «Le risorse devono essere destinate a ridurre il deficit. Evitare di spendere è essenziale in un momento in cui bisogna fare una finanziaria di grande rigore». E sulle risorse riapparse sul piatto dopo il rinvio della riforma per la previdenza complementare anche sindacati hanno chiesto di essere ascoltati sulle possibili scelte. Per loro l'utilizzo migliore potrebbe essere quello di mantenere le risorse in ambito previdenziale per finanziare il decreto sulla «totalizzazione», per evitare costose ricongiunzioni ai lavoratori che hanno i contributi versati a diversi enti pensionistici. «Hanno appena rimandato, l' altro ieri, il testo del decreto legislativo sulla totalizzazione alle Camere - ha detto Morena Piccinini - perchè ci sono dei problemi di copertura finanziaria. Se finanziassero adeguatamente la totalizzazione risponderebbero anche al problema dei silenti». A decidere sarà un vertice di maggioranza che si terrà martedì a Roma. Si pensa soprattutto all' utilizzo di queste risorse per finanziare il bonus figli 2006 o per rimpinguare il Fondo Sociale degli enti locali, mentre il Tesoro non nasconde il desiderio di utilizzarli solo per ridurre ulteriormente il deficit. Gli industriali, che di quei fondi erano i destinatari, avanzano attraverso il vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei, l'ipotesi di usare questi 600 milioni per favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo. La proposta per le pensioni silenti - ha confermato Maroni - è già elaborata, comprese le elaborazioni statistiche. Anche se il titolare del welfare non ha chiuso la porta all'utilizzo dei fondi per il Bonus bimbi 2006, una richiesta avanzata da alcuni partiti della maggioranza subito dopo il voto di fiducia del Senato. Per il ministro anche questi sono interventi di welfare. «Io però preferisco mantenerle nel sistema previdenziale, quindi previdenza su previdenza», ha concluso Maroni.

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