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Unicredit conquista Hvb ma il rating scende

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L'Ops della banca capitanata da Alessandro Profumo, che ha spiegato ieri a Monaco di Baviera come i tagli di rating fossero «attesi perchè il nuovo gruppo ha una base di capitale maggiore», ha fatto il pieno di adesioni. Il dato finale registra l'apporto dell'88,14% del capitale sociale nominale e dei diritti di voto della banca tedesca, incluse le azioni privilegiate Hvb che attualmente hanno diritto di voto (87,90% senza le privilegiate). Questo, mentre la soglia minima di accettazione era del 65%. A questo punto, per vedere come procedere, una riunione del cda di Unicredit si terrà entro la terza settimana di novembre, mentre per il 16 dicembre è stata fissata l' assemblea che deciderà il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo europeo. Una nota intanto informa come gli azionisti di Hvb che non hanno finora aderito all'Offerta potranno farlo fino all'11 novembre, il giorno dopo, quindi, in cui saranno rese note le trimestrali delle due banche. Ma anche se Profumo ha confermato gli obiettivi del piano 2005-2007, che dovrà creare «grande cash flow interno» per consentire nel 2007 la distribuzione di un dividendo di 0,56 euro per azione, le agenzie di rating hanno tagliato il rating alla banca italiana.

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