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La Milano-Genova si fa cantieri al via da domani

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Lo ha annunciato a sorpresa ieri Genova il ministro alle Infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi, che ha usato parole rassicuranti sul finanziamento dell'opera. «I soldi ci sono - ha affermato - non ci sono problemi». Sottolineando inoltre che nei giorni scorsi, a questo riguardo, «erano state diffuse notizie false». A riprova di quanto detto da Lunardi è intervenuto anche il presidente ed amministratore delegato delle Ferrovie Elio Catania che ha dichiarato:«Le parole del ministro confermano la disponibilità del Governo alla realizzazione del Terzo valico e delle risorse necessarie. Sulla base di questo impegno forte che abbiamo deciso di anticipare e aprire i cantieri lunedì». Ma a gettare un'ombra sull'avvio dei lavori è arrivato un annuncio da parte del responsabile dell'Ufficio istituzionale del Wwf Stefano Lenzi, che spiega che si valuterà di procedere in tutte le sedi, anche quelle giudiziarie, se lunedì saranno riaperti i fori, cioè i cosiddetti cunicoli geognostici propedeutici all'opera che furono sequestrati nel 1998 su ordine dell'allora ministro Edo Ronchi perchè ritenuti abusivi. Cauta invece la reazione del presidente della regione Liguria Claudio Burlando che ha detto «di non voler alimentare polemiche», ha sottolineato come il progetto ricevuto il 19 settembre sarà approvato in 45 giorni, e quindi nella metà del tempo previsto dal legislatore, auspicando inoltre che «il terzo valico parta con tutti i finanziamenti necessari, se non si vuole ripetere l'esperienza del '94, quando i cantieri furono aperti e poi chiusi». In sostanza, quello del ministro Lunardi di ieri è stato un annuncio inatteso, soprattutto alla luce delle polemiche di questi ultimi giorni nate sulla scia di una dichiarazione del presidente dell'Ispa (Infrastrutture società per azioni) Andrea Monorchio, che durante un'audizione dalla Camera aveva detto «che l'opera non era finanziabile perchè ha un costo di 5 miliardi di euro, pari a quello del ponte sullo Stretto, per ricavi di appena il 15%». Quindi non è remunerativo.

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