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Scatto di Unipol per l'opa su Bnl

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Ma la ricapitalizzazione, fanno sapere da quartier generale del gruppo assicurativo con il prospetto pubblicato sulla stampa, andrà avanti a prescindere dall'autorizzazione o meno all'acquisto della banca romana. Per far scattare in concreto l'operazione di Giovanni Consorte su Via Veneto mancano infatti ancora i via libera di Isvap e di Bankitalia. Un giudizio, quest'ultimo, sospeso da Via Nazionale proprio in attesa del pronunciamento dell'Authority di vigilanza sulle assicurazioni. Qualora Unipol non dovesse ottenere le autorizzazioni richieste - viene spiegato da Bologna - ovvero l'opa non dovesse avere l'esito atteso, la società di Via Stalingrado utilizzerà comunque i proventi derivanti dall'aumento di capitale per il perseguimento delle proprie strategie e linee di sviluppo delle attività assicurative e bancarie del gruppo. In particolare - viene anche sottolineato - la ricapitalizzazione ha lo scopo di mantenere stabilmente nel tempo il posizionamento di Unipol nel comparto assicurativo e svilupparlo nel comparto bancario (anche attraverso acquisizioni), «con l'obiettivo strategico di presentare sul mercato un'offerta integrata di prodotti assicurativi, bancari, di previdenza integrativa e sanitaria e della gestione del risparmio e quindi creare importanti sinergie di clientela e distributive, finalizzato al perseguimento degli obiettivi economici che il gruppo Unipol si è prefissato di ottenere». Per la partenza dell'aumento di capitale mancano ancora alcuni dettagli e per questo Unipol riunirà oggi pomeriggio il cda per determinare il prezzo e il numero delle azioni di nuova emissione. L'iter autorizzativo intanto necessita ancora di tempo: la risposta dell'Isvap è infatti attesa non prima della metà di ottobre mentre la successiva decisione di Bankitalia (che ha già dato l'ok sulla questione Antitrust dopo il nulla osta rilasciato dal Garante per il mercato) arriverà dopo, anche se non è detto che l'autorità di vigilanza bancaria prenderà tutto il tempo a disposizione (30 giorni) per deliberare. Sul fronte finanziario, oltre all'aumento di capitale, va intanto definendosi anche la cessione del 35% della controllata Unipol Aurora ad un gruppo di alleati, come annunciato da Consorte nei giorni scorsi in occasione della presentazione agli analisti finanziari dell'operazione. Secondo alcune indiscrezioni di stampa le quote destinate al fondo Clessidra e alla banca giapponese Nomura dovrebbero essere del 10% mentre al mondo delle cooperative (le controllanti Unipol, Holmo e Finsoe, e ad Ariete) andrebbe il restante 15% per un prezzo di 770 milioni di euro. L'accordo per la cessione dovrebbe essere raggiunto entro fine mese.

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