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BAGARRE su Fiat in Borsa.

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Vorticosi gli scambi: sono passati di mano 29,8 milioni di azioni pari al 3,7% del capitale ordinario. In campo - è il commento raccolto nelle sale operative - sono scesi in forze gli hedge fund, i fondi più speculativi che, come già accaduto nel recente passato, hanno amplificato i movimenti del titolo, ben comprato anche dai fondi più tradizionali grazie alla «buona impressione» riportata dai gestori negli incontri one to one con Marchionne. Proprio la visita in Mediobanca ha fornito lo spunto per scatenare la fantasia del mercato, dove sono circolate voci che hanno collegato i colloqui in Piazzetta Cuccia con il ruolo che la banca d'affari avrebbe insieme a Lehman Brothers in un ipotizzato fondo salva-imprese che secondo indiscrezioni di stampa verrebbe creato da Carlo De Benedetti con l'adesione di Silvio Berlusconi e di una decina di imprenditori e di istituzioni finanziarie. L'idea della Borsa, che ha fornito la base per l'ondata di acquisti, è che il presunto fondo punterebbe ad avere un ruolo in Fiat e in particolare nella parte "lusso" del gruppo. Un'ipotesi destituita - da quanto si è appreso - di ogni fondamento. Gli stessi gestori che hanno preso ai colloqui prima e la Fiat poi con una nota ieri sera, vista la bagarre a Piazza Affari, hanno sottolineato come dagli incontri in Piazzetta Cuccia non siano emerse novità sull'andamento e le prospettive del gruppo rispetto a quelle già note e rese pubbliche all'assemblea degli azionisti del Lingotto due settimane fa. In particolare, rispetto a Rcs, che ha fatto anch'essa un balzo (+5,72% a 5,82) a Piazza Affari, Marchionne ha confermato che «la partecipazione è strategica». Sul fronte più strettamente automobilistico, secondo uno dei gestori l'ad del Lingotto ha sottolineato «soprattutto l'importanza che avrà la nuova Punto» per il rilancio del gruppo, «intenzionato a riportare l'auto in nero». «È stato un incontro normalissimo, piacevole. Il prestigio del manager era però già compreso nel prezzo del titolo Fiat». Insomma, Marchionne ha fatto una buona impressione, senza dare grandi sorprese per gli addetti ai lavori. Ma evidentemente riuscendo a fornire le giuste rassicurazioni sul buon andamento del piano».

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