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Siemens, nel mirino c'è Italtel

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Il gruppo vuole crescere nei servizi e punta alla società di tlc milanese

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656milioni di euro) della consociata italiana registrato nel primo semestre dell'anno fiscale in corso. Due le soluzioni prospettate dal nuovo presidente e amministratore delegato Siemens, Klaus Kleinfeld, che ieri a Lisbona ha presentato i risultati semestrali della casa madre: cedere i cellulari che sono ormai diventati la principale voce negativa del bilancio e crescere nei servizi a valore aggiunto. Questa strategia, per Siemens Italia guidata da Vittorio Rossi che rappresenta il terzo mercato a livello mondiale dopo Germania e Stati Uniti, significa essenzialmente guardarsi intorno per trovare nuove alleanze e puntare su acquisizioni «mirate» capaci di portare crescita nei settori innovativi. E a questo proposito l'interesse di Siemens sembra essersi orientato su Italtel, l'azienda controllata della società di private equity americana Clayton, Dubliere & Rice con il 49% di cui è azionista Telecom Italia con il 19,3% e Cisco System con il 18,4%. «Per ora non c'è nulla di concreto - ha spiegato Kleinfeld in conferenza stampa - ma stiamo guardando con attenzione alla società. Telecom Italia è un nostro buon cliente con il quale abbiamo ottimi rapporti. Tuttavia è ancora troppo presto per dare una valutazione ed esprimere un vero e proprio interesse». Sul fronte telefonia mobile, invece, il successore di Von Prierer alla presidenza Siemens ha le idee chiare e l'intenzione di chiudere al più presto la partita. Le opzioni sono due: trovare un partner o vendere. In ogni caso non cessare la produzione con il marchio Siemens. Considerando prima il bisogno di «procedere ad una rapida organizzazione interna e ad una riduzione dei costi». Per questo è stato deciso lo scorporo della divisione cellulari da Siemens Com, in modo da facilitare eventuali accordi di partnership o cessione. Intanto per quanto riguarda la chiusura del semestre italiano non è da sottovalutare il buon andamento dell'ordinato che ha raggiunto 1.920 milioni di euro segnando un incremento del 2% anno su anno. Confermata inoltre la leadership Siemens nel mercato dei cordless con una quota del 26%. «Sono soddisfatto dei risultati raggiunti - commenta Rossi- soprattutto se si considera la difficile congiuntura che il nostro Paese sta attraversando».

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