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GLI INDUSTRIALI

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Già invasi

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Lo ha detto il presidente dell'Anci, Rossano Soldini, precisando che «solo nel 2004 la Cina ha esportato in Italia 140 milioni di paia di scarpe» a fronte delle 140.000 paia vendute dalle imprese italiane in Cina. «Abbiamo numeri e ragioni ben precise per essere preoccupati: nei primi dieci mesi dell'anno nell'industria calzaturiera italiana sono già stati persi 8.000 posti di lavoro», precisa Soldini, sottolineando come la situazione, «con l'abolizione delle quote», rischi di peggiorare con conseguenze ancora più pesanti per l'occupazione. «Quello che noi chiediamo non è protezionismo: noi vorremo solo essere tutelati - aggiunge Soldini - La Cina vanta un dumping valutario, può contare su un rimborso del 15% sull'export e può vendere i propri prodotti a prezzi inferiori al costo della materia prima». Negli ultimi due anni, le esportazioni cinesi in Italia non soggette a quote sono cresciute del 40% l'anno e quindi, «si può pensare che la Cina presto potrà esportare da noi 250 milioni di paia di scarpe», ricorda Soldini, È per questo che siamo terrorizzati a rischio ci sono aziende ed operai».

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