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COME da tradizione l'assalto alla Finanziaria si prolunga fino alle ultime battute.

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Ed è quanto è successo ieri mentre la Camera votava la fiducia sulla manovra economica. La Commissione Bilancio della Camera avrebbe dovuto approvare la lista degli enti locali che godranno dei finanziamenti speciali per opere pubbliche. Si tratta di quelle «operette» al posto delle grandi opere volute dal ministro Lunardi, che i deputati più solerti si affrettano a inserire nella manovra per regalarle agli elettori del proprio collegio come pacco dono per il nuovo anno. Questa volta però il bliz ha rischiato di saltare. La Commissione non ha approvato la lista. Per evitare però che passasse al Senato con l'eventualità che i senatori sostituissero le opere dei deputati con quelle dei loro collegi, si è fatto ricorso all'ultimo momento a un escamotage. In nottata è stato predisposto un ordine del giorno che ha fatto passare alla Camera l'approvazione della lista delle «operette» impedendo quindi al Senato di metterci sopra le mani. L'elenco a cui fa riferimento l'art.6 commi 30 e 31 della Finanziaria, comprende 607 opere sparse su tutto il territorio nazionale. La previsione di spesa è di oltre 548 milioni suddivisi in tre anni, dal 2005 al 2007 compreso. Ci sono opere per tutti i «gusti». Si va dal Museo del mare a Capaci per il quale si richiedono oltre 3 milioni di euro spalmati nel prossimo triennio, alla costruzione di loculi cimiteriali nel Comune di Rodondesco vicino Mantova del costo di 250 mila euro. Ogni parlamentare ha cercato di strappare dalle pieghe del bilancio un rivolo di denaro per riuscire a deporre anche una pietra nel suo collegio. Per il Comune di Barolo si prevede, guarda il caso, la realizzazione di un Museo del Vino che richiede fondi per 600.000 euro; per Capalbio si richiede la costruzione di un circolo ricreativo (costo 200.000 euro); a Terralba in provincia di Oristano si prevede un canile di circa 400 euro, mentre per la Regione Veneto verrà creato un Fondo longevità di 1,5 milioni di euro. C'è chi poi è tornato indietro nel tempo al terremoto del 1984 per richiedere 10,5 milioni alle Regioni Lazio, Abruzzo e Molise. Nel Comune di Sciacca invece c'è bisogno di una scala mobile (costo 1,2 milioni di euro) mentre a Pieve del Cairo a Pavia si vuole rifare il tetto parrocchiale con 300.000 euro. Per Frugarolo in provincia di Alessandria si prevede la costruzione di un bocciodromo per 300.000 euro, e a Lettere di Napoli si vuole ristrutturazre il cimitero con 270.000 euro.

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