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Anche l'anno prossimo la Borsa sarà generosa

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Continueranno a dimostrarsi vivaci anche le telecomunicazioni ed il comparto tecnologico, che proseguirà sulla via del recupero. Sui listini, comunque, peserà la debolezza del dollaro, che appare l'unico fattore per riequilibrare gli squilibri finanziari statunitensi. A prevederlo è il centro studi di Capitalia, sottolineando che nei primi mesi del 2005 la Fed interverrà con graduali rialzi dei tassi, per poi prendersi una pausa nella parte centrale dell'anno. Sull'altra sponda dell'oceano, invece, la Banca Centrale Europea dovrebbe mantenere i tassi stabili per quasi l'intero 2005, con un rialzo atteso per il quarto trimestre. La fine del 2004 - si legge nell'outlook del gruppo bancario romano - «si sta confermando estremamente positiva per i mercati azionari. Bene le Borse. «A prezzi correnti, i listini europei, americani ed asiatici scontano circa 15 volte gli utili attesi per il 2005, un valore simile a quello espresso dall'S&P500 intorno alla metà degli anni '90. Queste valutazioni, la buona salute dei fondamentali e l'attrattività relativa all'asset class obbligazionaria permettono, dunque, di iniziare il nuovo anno con pochi rischi di downside», sostiene il centro studi di Capitalia, secondo il quale nel 2005 «resterà elevato l'appeal delle società in grado di utilizzare l'excess capital per la remunerazione degli azionisti». Tassi in movimento. Per quanto riguarda i tassi di interesse applicati sulle due sponde dell'Atlantico, Capitalia stima che nel 2005 la Fed rialzerà i tassi nella prima parte dell'anno. Molto dipenderà comunque dall'andamento del dollaro, che si prevede continuerà a deprezzarsi. Pil Italia +1,6%. Prospettive 2005 non brillanti per l'Azienda Italia. Il ritmo di crescita del prodotto intero lordo sarà difficilmente superiore allo 0,4-0,5% sperimentato quest'anno. Capitalia prevede così che non si vada oltre un aumento dell'1,6% del Pil il prossimo anno. Per quanto riguarda il fronte dei prezzi, è prevista poi un'ulteriore limatura al ribasso del costo della vita: l'inflazione dovrebbe infatti scendere nel 2005 al 2,1% dal 2,2% del 2004. «Se proseguirà la tendenza degli ultimi mesi del 2004» il calo dei prezzi potrebbe addirittura essere maggiore. La Cina corre. L'economia cinese continuerà ad espandersi a ritmo accelerato nel 2005, quando segnerà un +8%. L'anno prossimo «la Cina resterà, insieme ai paesi dell'Asia escluso il Giappone, uno dei principali driver della domanda globale». Eurolandia debole. Il 2004 per Eurolandia si chiuderà in crescita dell'1,7%, un risultato che dovrebbe ripetersi anche nel 2005, «un anno in cui dovrà realizzarsi ancora la difficile staffetta fra domanda estera e domanda interna», conclude Capitalia, che prevede la discesa del tasso di inflazione dal 2 all'1,7%.

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