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Alitalia, oggi voli regolari Via al confronto con i sindacati

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Ma le buone notizie sembrano finire qui. A parte questo spiraglio, il cielo, per Alitalia, è carico di nubi. I sindacati hanno deciso, infatti, il differimento della protesta di fronte alla «gravità» della situazione in cui versa la compagnia. Sono numeri implacabili quelli che il Consiglio di amministrazione ha dovuto esaminare nell'ultima riunione: l'esercizio 2003 si chiude, infatti, con una voragine da 511 milioni di euro, prima dei componenti straordinari e delle imposte, e il 2004 non si è aperto sotto i migliori auspici, con un fatturato sostanzialmente fermo ai livelli dell'anno prima e con un calo del coefficiente di riempimento degli aeromobili. È in questo quadro che oggi riparte il confronto tra Alitalia e sindacati. A più di mese dall'avvio della trattativa le parti sono ora intenzionate ad accelerare i tempi. I vertici dell'aviolinea, l'amministratore delegato, Marco Zanichelli, e il presidente, Giuseppe Bonomi, hanno annunciato la presentazione del nuovo business plan rimodulato dopo Pasqua. E, intanto, l'azienda tenta l'affondo sul fronte della produttività e della flessibilità. Questa fase del confronto si articolerà su tavoli tecnici separati per i diversi profili professionali. Oggi si comincerà con il personale di terra, mentre domani toccherà a piloti e gli assistenti di volo. L'obiettivo dell'azienda è quello di definire interventi strutturali nell'ambito del rinnovo dei contratti di lavoro scaduti e questi tavoli potrebbero, quindi, essere propedeutici all'avvio della partita contrattuale. Ma perché questa possa partire, sottolineano i sindacati, è necessario avere un quadro generale e compiuto e questo potrà avvenire a fronte della presentazione del nuovo piano industriale. D'altro canto, ha già incontrato le forti resistenze del sindacato l'ipotesi di misure una tantum di contenimento dei costi che prefigurano un «congelamento» temporaneo di alcune voci della retribuzione. L'idea della compagnia sarebbe quella di non corrispondere per tre mesi il 50% di alcune componenti accessorie del salario.

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