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Alitalia, un decreto per combattere le low cost

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Stop alle compagnie a basso costo. Governo pronto a ridurre le tasse su carburante e sorvolo

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L'amministratore delegato Marco Zanichelli ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e gli ha consegnato le tracce dei decreti che a breve dovrebbero essere emanati dal governo per risolvere la crisi del trasporto aereo. I provvedimenti d'urgenza che entreranno nei decreti riguardano i requisiti di sistema e la classificazione degli aeroporti. I decreti saranno di supporto al piano industriale dell'Alitalia che conterrà anche alcune modifiche alla normativa sull'organizzazione del lavoro del personale. Questi temi saranno affrontati anche oggi nell'incontro in programma tra i vertici della compagnia e i sindacati. L'intervento sui cosiddetti requisiti di sistema comprende una limatura delle tasse per atterraggio-decollo, sorvolo e carburante. Inoltre verrà fatta una classifica degli aeroporti strategici, uno per ogni regione. A questi andranno i finanziamenti pubblici mentre agli altri dovranno provvedere le Regioni con fondi propri. Questo consentirà di arginare la concorrenza delle compagnie low cost che ora si avvantaggiano dei fondi pubblici. Secondo i sindacati le low cost infatti da un lato ottengono agevolazioni tariffarie (girate poi agli enti che hanno partecipazioni nello scalo) e dall'altro aumentano il traffico a danno dei vettori nazionali. L'obiettivo è far recuperare quote di mercato all'Alitalia arginando la concorrenza delle low cost. La classificazione degli aeroporti avrebbe come conseguenza anche la scelta della ripartizione del traffico tra Malpensa e Linate. Quanto alla revisione della normativa che regola il personale se ne parlerà nel nuovo piano industriale. I sindacati che hanno avuto diversi contatti telefonici con Zanichelli, avrebbero già manifestato una certa apertura a cambiamenti della normativa. L'obiettivo dell'azienda è di aumentare la produttività con una turnazione più serrata e altre misure, mantenendo invariato il costo del lavoro del personale. Il che vuol dire che con il nuovo contratto potrebbero non esserci aumenti retributivi. L'aumento della produttività e quindi un risultato sul rosso dell'azienda potrebbero allontanare lo spettro degli esuberi. E su questa questione sta lavorando il ministro del Welfare Maroni ma se ne riparlerà dopo la presentazione del piano industriale dell'Alitalia. La compagnia vuole stringere i tempi il più possibile e punta a definire le linee del risanamento per la fine del mese. Sempre sul tappeto c'è anche l'ipotesi di alleanze con compagnie nazionali per aumentare la quota di mercato italiano. Zanichelli ha lasciato intendere che Meridiana sarebbe il partner giusto. Una sollecitazione a far presto è arrivata dal leader della Cisl Savino Pezzotta: «Il confronto in corso fra sindacato e Alitalia è ancora in fase troppo interlocutoria».

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