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Banche sotto pressione Deboli Edison e Fiat

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Il Mibtel ha perso lo 0,66% a 20.654 punti e il Mib30 lo 0,79% a 27.760 punti. Il Numtel ha lasciato l'1,06% a 1.586 punti. Gli scambi sono stati pari a 3.166 milioni di euro. Piazzetta Cuccia scampa alla pioggia di ordini in vendita che ha investito gli altri titoli bancari. Mediobanca ha chiuso un poco sotto i massimi, un record di 9,83 euro rispetto agli ultimi 21 mesi, in rialzo dello 0,97% a 9,69 euro. Intensi gli scambi, pari a 3,1 milioni di pezzi, ben oltre la media degli ultimi trenta giorni. «Il titolo ha rotto una resistenza a quota 9,7 euro» commenta un operatore. Bene anche Generali (+0,23% a 22 euro) e Alleanza (+0,47% a 9,57 euro). Tonfo di Fiat (-2,14% a 6,12 euro) dopo l'annuncio dell'1,6% di Edison (-3,79% a 1,49 euro), vale a dire della partecipazione diretta che il Lingotto ha in Foro Buonaparte. Nel settore energia in calo anche Enel (-1,07% a 6,1 euro), Snam Rete Gas (-0,74% a 3,62 euro) e Saipem (-0,54% a 6,75 euro) mentre ha tenuto Eni (+0,13% a 15,27 euro). La scuderia di Marco Tronchetti Provera, dopo alcuni giorni di vivaci rialzi sulla scia dei positivi dati preliminari di bilancio, sconta alcune prese di beneficio. Pirelli ha lasciato lo 0,81% a 0,83 euro, Telecom lo 0,91% a 2,6 euro, Tim l'1,32% a 4,56 euro. In luce Marzotto (+2,39% a 9,62 euro,) che nella vigilia ha comunicato i risultati preliminari di Hugo Boss con un utile netto in crescita del 10%, in linea con le attese. Ha corso la Roma (+5,21% a 1,53 euro), più contenuto il rialzo della Lazio (+1,87% a 2,89 euro) e della Juve (+0,24% a 1,65 euro).

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