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Alitalia, pressing sul governo per un intervento

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I sindacati pronti a altri scioperi selvaggi. Verso un'assemblea straordinaria della compagnia

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Lunedì, nel cda della compagnia, alcuni consiglieri potrebbero infatti chiedere la convocazione di un'assemblea straordinaria della compagnia. Obiettivo: portare formalmente all'attenzione dell'azionista e cioè del Tesoro, la difficile situazione in cui si trova la compagnia. La compagnia, infatti, continua a macinare perdite: ogni mese che passa si buttano 2,4 milioni di euro e gennaio. Alla già difficile congiuntura del settore aereo, infatti, si sono sommate le conseguenze delle azioni sindacali che hanno portato a scioperi, assemblee e disservizi che non hanno di certo aiutato la compagnia. Due distinti scioperi hanno infatti portato alla cancellazione di 700 voli nel solo mese di gennaio. Anche le numerose assemblee e i cortei di protesta, hanno contribuito a pesare sull'operatività e sull'appeal della compagnia. I disagi creati ai passeggeri hanno infatti influito sulle prenotazioni, a loro volta boicottate dagli agenti di viaggio, anche loro in rivolta contro la compagnia. Gli stessi agenti hanno rivelato di aver dirottato su altre compagnie almeno il 20% del fatturato della compagnia mentre in alcune regioni (Sicilia, Piemonte, e Valle d'Aosta) gli agenti hanno addirittura bloccato la vendita della biglietteria Alitalia. Risultato: dalle prime stime, rispetto allo stessi periodo del 2002, Alitalia avrebbe perso l'8% di passeggeri a gennaio che, di per sè, è già un mese di scarsa attività. Per fronteggiare questa situazione difficile il management vorrebbe poter iniziare ad agire tagliando i costi così come deciso con il piano industriale. Ma non può procedere sino a che il governo non decida sul da farsi. La situazione di stallo sta esasperando anche i lavoratori che, ormai, sono sul piede di guerra. Oggi decideranno una strategia di risposta ma in molti hanno già preannunciato nuove e più dure azioni di lotta. Gli stessi piloti, che lunedì hanno aderito in massa ad uno sciopero convocato dalla sola UP, si dicono mobilitati e pronti a nuove azioni se il negoziato non procede.

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