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Soru pronto a lasciare Tiscali a Bernabè

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L'imprenditore vuole candidarsi da solo alle prossime regionali sarde. Abbandonando le cariche

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Dopo il lungo tira e molla con il centro-sinistra sardo sula sua candidatura, il fondatore di Tiscali ha deciso di scendere in campo nella corsa alla presidenza della Regione Sardegna con le sue sole forze: una lista civica personalizzata aperta a chi gli verrà dietro. E proprio per aggirare uno dei tanti paletti che già avrebbe condizionato la sua candidatura con i Ds, Soru è pronto a lasciare le catiche operative in Tiscali affidandone la guida a Franco Bernabè. Secondo le indiscrezioni circolate in ambienti finanziari della capitale Bernabè dovrebbe rilevare tutte le funzioni di Soru (presidente e amministratore delegato di Tiscali), ma il diretto interessato non conferma a Il Tempo. «Se Soru ha questa intenzione, certo non me l'ha manifestata. Comunque ora sono molto impegnato, e il mio lavoro è un altro. Potrei accettare al massimo una presidenza non operativa», sostiene Bernabè. L'ex amministratore delegato di Eni e di Telecom Italia, nonchè presidente uscente della Biennale di Venezia, con Soru ha un lungo sodalizio che lo ha portato anche a sedere in consiglio di amministrazione di Tiscali ( dove tuttora è). Insieme cercarono di costituire un consorzio italiano (Andala) per conquistare una licenza Umts. Poi la gara andò in un altro modo, le strade si divisero e ciascuno ebbe le proprie vicende imprenditoriali, che poi in qualche modo si sarebbero ritrovate in Tiscali. Se le cariche saranno lasciate, anche il Soru politico che tanto scadndalo nella doppia veste stava creando nella sinistra sarda, continuerà ad occuparsi nei prossimi mesi delle vicende societarie del gruppo. Secondo autorevoli fonti infatti una banca d'affari sta lavorando da alcune settimane allo scopo di trovare una nuova forte alleanza internazionale per il gruppo Tiscali, fra i leader in Europa nel settore Internet. Alcuni colloqui preventivi e informali si sarebbero svolti nelle settimane scorse con funzionari dell'antitrust italiano e dell'antitrust europeo, a significare la tessitura di una tela che potrebbe coinvolgere anche gruppi di grandi dimensioni. Proprio questa diplomazia sotterranea ha fatto nascere una ridda di voci non confermate su una possibile alleanza, anche in un singolo settore, con il gruppo Telecom Italia di Marco Tronchetti Provera. Di certo le trattative sono iniziate.

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