Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Monito di Solbes: per l'Italia rischio deficit

default_image

Nel 2005 potrebbe esserci uno sforamento del tetto del 3% del pil. Basta con le una tantum

  • a
  • a
  • a

Giudicando il Programma di Stabilità dell'Italia, l'Esecutivo comunitario ha ritenuto "ottimistiche" le previsioni congiunturali su cui il nostro Governo ha calcolato un graduale decremento del suo disavanzo pubblico, dal 2,5% del P.I.L. registrato nel 2003 fino all'equilibrio di bilancio nel 2007. Pur riconoscendo di aver ricevuto "scarse informazioni" dal Governo italiano sulla politica di bilancio per i prossimi anni, il commissario europeo Pedro Solbes ha paventato "chiari rischi" per la "sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche italiane". Benché non citato da Solbes, uno di questi rischi è un "deficit eccessivo", ossia superiore alla soglia massima del 3% del pil imposta dal Patto di Stabilità. La Commissione Europea ha, infatti, calcolato che il nostro deficit pubblico sia stato nel 2003 del 2,6%, cresca ulteriormente al 2,8% quest'anno e raggiunga il 3,5% nel 2005. Secondo l'Esecutivo europeo, il rischio di oltrepassare il limite del 3% esiste anche per il nostro deficit "ciclicamente aggiustato" (ossia calcolato senza gli effetti della cattiva congiuntura), che nello scorso autunno fu adottato dalla Commissione come criterio per i disavanzi eccessivi di Francia e Germania, poi condonati dal Consiglio Ecofin. "La Commissione - ha, quindi, ammonito Solbes - dovrà continuare a vigilare da vicino sulle finanze pubbliche italiane". A giudizio di Solbes, i rischi cui queste sono esposte potrebbero essere "mitigati" con l'approvazione della riforma pensionistica elaborata dal nostro Governo. Per una diminuzione effettiva del deficit pubblico italiano, la Commissione Europea suggerisce, però, anche una "sostanziale riduzione delle spese primarie", che compensi la programmata riforma fiscale e l'alleggerimento degli oneri sociali. L'esecutivo comunitario chiede, inoltre, all'Italia una "progressiva sostituzione delle misure una tantum", anche per la riduzione del nostro debito pubblico sotto il 100% del pil, promessa da Roma per il 2007. La Commissione ha, peraltro, ritenuto eccessivamente ottimistiche anche le aspettative del Governo italiano in materia di privatizzazioni e di investimenti. La valutazione della Commissione Europea sul Programma di Stabilità italiano dovrà essere approvata (il 10 febbraio) dal Consiglio Ecofin che, però, la potrà modificare. La Commissione ieri ha denunciato un probabile deficit eccessivo anche in Gran Bretagna nell'anno in corso.

Dai blog