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Pensioni, nessun emendamento del governo

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Maroni: alcune delle proposte di modifica presentate soddisfano i sindacati. Occorre riflettere

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Oggi in Commissione proseguirà l'illustrazione degli emendamenti (finora ne sono stati illustrati 325 su 680) nel tentativo di portare il provvedimento in Aula subito dopo il federalismo. Intanto, la maggioranza sta «verificando la fattibilità finanziaria» delle ipotesi di gradualità sui cambiamenti delle pensioni di anzianità a partire dal 2008. «Stiamo verificando la fattibilità finanziaria - ha detto il relatore della delega, Carmelo Morra - della definizione di un mix tra contributi ed età (il cosidetto doppio binario) dal 2008 da integrare con la chiusura di qualche finestra». «Il governo - ha detto Maroni - non presenterà alcun emendamento sul 2008. Sugli altri temi mi riservo di valutare gli emendamenti presentati. La quantità degli emendamenti presentati impone una riflessione. Alcuni di questi, come il silenzio assenso, soddisfano i sindacati». Maroni ha spiegato che il governo «intende confermare la delega salvo che tra gli emendamenti presentati ce ne sia qualcuno da accogliere. Alla fine - ha detto - tireremo le somme». Perché possa essere accolta la proposta di emendamento però - ha spiegato - deve soddisfare due requisiti: non deve prevedere nessun anticipo di intervento sulle pensioni di anzianità prima del 2008 (compresa la chiusura delle finestre, ndr) e deve avere un risultato finanziario pari a un risparmio di almeno lo 0,7% del Pil. «Se qualcuno presenta un emendamento che abbia questi due requisiti - ha detto - il governo lo prenderà in considerazione».

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