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Roma produce più ricchezza di Milano

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Se si considera la situazione pro capite il capoluogo lombardo torna però in testa con 43.800 euro

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Un ammontare che pone la capitale davanti a centri industriali storici come Milano e Torino, grazie a un Pil che è quasi pari a quello di Singapore. Guardando però al Pil pro-capite, Milano torna prepotentemente in testa, con 43.800 euro, più del doppio della media italiana (20.400). A scattare la fotografia sulla stima del Prodotto interno lordo nei comuni italiani è il Censis, con uno studio dal titolo «Le ricchezza del territorio italiano». L'istituto di ricerca ha preso in esame i dati del 2000, che tuttavia non hanno subito significative variazioni negli anni seguenti, e li ha passati al microscopio per elaborare una stima del Pil in tutti gli oltre 8mila comuni sparsi per la Penisola. Dallo studio emerge innanzitutto il ruolo trainante, con il 31,4% del Pil, delle 11 aree metropolitane, comprendenti 339 comuni e con un ruolo preminente della città di Roma. L'economia della capitale, dice lo studio, «appare in espansione soprattutto nelle aree delle tecnologie, della comunicazione, del turismo e dei servizi privati». Al secondo posto si colloca invece il comune di Milano, con il 4,8% del Pil nazionale, seguita da Torino con il 2,2% e Napoli con l'1,5%. La dimensione demografica, naturalmente, riveste una particolare importanza, anche se Torino, pur essendo il quarto comune per dimensione conquista il terzo posto, mentre Palermo, che è la quinta realtà demografica, scivola all'ottavo per produzione. Ma se si allarga lo sguardo all'area metropolitana si nota come a produrre di più sia quella milanese, con 105,5 miliardi di euro, per il 52% concentrati nel capoluogo e per il restante nei 105 comuni dell'hinterland. Segue l'area romana con 82,3 miliardi, cui contribuisce per il 91% il comune, mentre il terzo posto sul podio è occupato da Torino con 44 miliardi (il 57% dei quali prodotti in città). Milano conquista la prima posizione anche per Pil pro-capite, con 43.800 euro: a seguire una serie di città intermedie del Centro Nord (Bolzano, Sondrio, Cuneo, etc.), ma in buona posizione si collocano Firenze, (12ma) e Bologna (14ma). Anche Roma (28ma) registra un Pil pro-capite superiore del 44% alla media nazionale a 29.400 euro. Dai primi 51 distretti industriali arriva il 9,1% del Pil nazionale, pari a 107 miliardi di euro. Molto marcata è la forbice tra le due grandi aree del Paese, con l'81% del prodotto concentrato nel Centro-Nord e il restante nei 15 distretti meridionali, soprattutto campani e pugliesi. Al primo la Brianza comasca e milanese specializzata nell'arredo, con 9,1 miliardi di euro prodotti nel 2000, che nel 2003 potrebbero aver raggiunto i 9,3 miliardi. Seguono il polo tessile di Prato e quello della ceramica di Sassuolo. Quanto al turismo, i primi 50 comuni contribuiscono per l'1,6% al Pil (19 miliardi circa). La palma del comune più produttivo spetta in questo caso a Sanremo, con 1,1 miliardi di euro.

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